(Foto di Valeria Belloni) – Un connubio tra arte, gastronomia e impegno sociale ed ambientale. Così la performance in piazza Angelio, mercoledì pomeriggio di Paolo Fanciulli, o meglio, come lo conoscono tutti, Paolo il Pescatore. In Toscana, conduce da anni la sua lotta contro la pesca massiva, contro la distruttiva pesca a strascico che sta mettendo a rischio l’equilibrio dei fondali delle coste maremmane. E lo sta facendo peraltro a caro prezzo, combattendo, per fortuna adesso con l’appoggio di tante associazioni ambientaliste e della Regione, contro l’industria ittica.
E’ lui l’ideatore della “Casa dei Pesci”, il progetto che grazie all’artista Massimo Catalani che ne fa parte, sta coinvolgendo anche Barga dove si sta realizzando, proprio in piazza Angelio, uno dei grandi totem che sarà collocato nei fondali davanti a Talamone.
La Casa dei Pesci è senza dubbio una operazione originale e davvero molto intelligente che unisce la conoscenza ecologica al turismo sostenibile: l’immersione di blocchi di cemento sui fondali marini di questa parte di costa italiana, da Santa Liberata fino a Punta Ala per impedire la pesca a strascico, all’origine dell’eccessivo sfruttamento delle risorse ittiche. L’iniziativa è stata accolta favorevolmente da alcuni scultori, tra cui appunto Catalani che sta realizzando il suo lavoro proprio a Barga; questi artisti hanno offerto le proprie opere in marmo per la creazione di un museo sottomarino: un esempio originale di arte dissuasiva contro pratiche dannose per l’ambiente.
Paolo il Pescatore così è salito anche a Barga da Talamone, per parlare, davanti alla scultura di Catalani, del suo impegno e della sua lotta; per promuovere il suo progetto davvero condivisibile e per arricchire questa settimana artistica barghigiana legata a Massimo Catalani, con un incontro interessante. Il tutto in un happening a base di pesce sfilettato a regola d’arte accompagnato da buon vino e con il racconto delle sue esperienze di uomo di mare e del suo impegno per l’ambiente che lo rendono un personaggio davvero unico.
L’appuntamento, sostenuto dal Nuovo Circolo dei Differenti ed organizzato grazie alla collaborazione de L’Osteria, si è tenuto in piazza Angelio nel pomeriggio di mercoledì 3 settembre. E in questa piazza, così legata alla storia ed alle tradizioni di una terra di montagna, per una volta si è respirato profumo di mare; profumo di sale e di salmastro, colorato dal blu intenso dei fondali della costa maremmana.
Per una volta Paolo ci ha fatto guardare a quei mari ed a quell’ambiente non con l’ottica e i ricordi di luoghi memorabili delle nostre vacanze, dove tutto si lega a relax e svago, ma ad una terra ed un mare che affrontano importanti problematiche e che devono essere non solo amati, ma anche difesi.
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