In consiglio comunale la discussione relativa all’applicazione delle aliquote e degli impianti tariffari per le varie imposte e tributi comunali per il 2014, tra cui la novità della TASI (tributo sui servizi indivisibili), che andrà ad interessare i possessori di prime abitazioni e che di fatto sostituirà la vecchia ICI e l’IMU per la prima casa che dal 2012 non viene più pagata per le case principali.
Tutti punti propedeutici alla futura approvazione del bilancio di previsione 2014 che dovrebbe avvenire entro la fine del mese. Propedeutici in quanto si è decisa la portata delle entrate tributarie del comune di Barga per far fronte ai sempre minori trasferimenti statali; un processo che in questi ultimi anni è costato al comune di Barga oltre 1 milione e 400 mila euro in meno di finanze da investire sui servizi da offrire ai cittadini. Con l’unica possibilità, offerta del Governo-scaricabarile, di fare cassa attraverso le imposte ed i tributi comunali.
Significativo il fatto che alla fine dei punti riguardanti tasse e tributi maggioranza ed opposizione abbiamo condiviso questa opinione e le opposizioni si siano astenute, in senso positivo come ha sottolineato per l’opposizione Umberto Sereni, dall’approvazione del punto. Più di così, in sostanza il ragionamento finale di tutti, non si poteva fare per cercare di garantire la copertura delle spese relative ai servizi comunali attraverso le imposte. Più di così non si poteva fare per cercare di fare questo, gravando nella maniera meno esosa e più idonea possibile sulle tasche dei cittadini.
Per questo motivo Sereni ha proposto al sindaco ed al consiglio la redazione di un ordine del giorno dove a fronte di una situazione sempre più difficile da sostenere da parte dei comuni, che devono fare i salti mortali per
l’applicazione mirata ed il più possibile lieve di queste tasse, si chiede con forza al governo un cambio di rotta deciso e più riguardo nei confronti dei Comuni. Proposta accolta dal sindaco e che nei prossimi giorni vedrà la realizzazione di un documento, condiviso da maggioranza ed opposizione, che sarà inviato al Governo, ma anche all’ANCI che da tempo sta portando avanti la battaglia per impedire che i comuni rimangano impantanati ed affoghino i contribuenti con i balzelli imposti da una politica governativa non proprio rispettosa della vita amministrativa dei piccoli enti.
Ma veniamo alla cronaca della serata. All’attenzione del consiglio l’addizionale comunale all’imposta del reddito, la tassa sui rifiuti (TARI), la nuova TASI e naturalmente l’IMU.
Ad introdurre i punti relativi a tasse e tributi l’assessore al bilancio Caterina Campani.
Per l’addizionale è stata confermata aliquota all’8 per mille come già dal 2012 e di fatto tutto resta com’era al di là di qualche maggiorazione (in positivo per i contribuenti) sulla cifra del reddito secondo la quale si può richiedere l’esenzione.
Invariate anche le tariffe IMU, le stesse del 2013 con l’esenzione per la prima abitazione e per i terreni agricoli e la conferma dell’aliquota massima al 10,6 per mille per gli altri tipi di fabbricati, ma con alcune migliorie circa le possibilità di esenzione come nel caso di immobili inutilizzabili per conseguenze di calamità. Mantenuta anche l’esenzione per gli immobili di proprietà di anziani residenti in strutture assistite.
Nessuna novità per le abitazioni dei barghigiani all’estero; per il 2014 dovranno pagare l’IMU come seconda abitazione, mentre dal 2015 è previsto, ma solo per i cittadini residenti all’estero che siano pensionati, che la casa posseduta in Italia venga considerata alla stregua della prima abitazione e quindi sia soggetta all’esenzione IMU.
Sulla TASI si è perso un po’ più di tempo per illustrare questo nuovo tributo, altra imposizione dall’alto da parte del Governo, che deve finanziare parte delle spese indivisibili come manutenzione stradale, servizi sociali, manutenzione del verde, ecc.
Si presenta un po’ come una nuova tassa, ma in realtà va a coprire il minore introito che si ha dall’esenzione prima casa IMU che una volta veniva garantito dallo stato. Verrà applicata solo all’abitazione principale. Avverrà in due rate; la prima ad ottobre; la seconda visto che a dicembre ci saranno già diversi pagamenti, con un posticipo a febbraio 2015. L’ufficio tributi sarà a disposizione per fornire tutte le informazioni del caso.
Le tariffe: come spiegato da Campani è stato lungo il lavoro di indagine svolto dall’ufficio tributi per capire quale la più idonea applicazione delle aliquote secondo la normativa della TASI. Diverse le simulazioni svolte, ma alla fine è stato deciso per l’applicazione dell’aliquota massima del 2,5 per mille per rendite catastali fino a 1000 euro e del 3,3, per mille per le rendite superiori. A fare da contraltare diverse detrazioni a favore delle classi più deboli che alla fine permettono di offrire la situazione più equilibrata e più giusta per i cittadini secondo la Campani. In sostanza, grazie ad un complesso meccanismo difficile anche da spiegare, i cittadini interessati andranno a pagare sostanzialmente gli importi ICI e poi IMU relativi alla prima casa sversati nel 2012.
Infine la TARI, la tassa per lo smaltimento rifiuti. La vera novità sta nel fatto che per quanto riguarda le utenze domestiche la tassa verrà determinata applicando alla superficie dell’alloggio tariffe parametrate anche per numero degli utenti. I nuclei familiari fino a 2 persone avranno quindi una riduzione; pagheranno sostanzialmente lo stesso importo del 2013 i nuclei fino a 3 persone, mentre ci sarà una maggiorazione del 10 % per i nuclei con più o quattro unità e cioè per coloro che producono maggiori quantitativi di rifiuti.
Per le tariffe non domestiche non viene seguita la classificazione tipica, ma raggruppati in gruppi che producono lo stesso quantitativo di rifiuti; un altro complesso sistema che però permette di evitare incongruenze nei parametri di pagamento dell’imposta ed in sostanza consentirà di far pagare alle utenze economiche gli stessi importi versati nel 2013.
Confermate inoltre tutte le agevolazioni in essere per il 2013 con migliorativi in eccesso dei tetti di reddito con i quali si possono applicare riduzioni ed agevolazioni.
La TARI dovrà garantire il costo del servizio dei rifiuti stimato per il 2014 in circa 2 milioni e 250 mila euro.
Alla fine, come detto, sostanzialmente positivo anche il giudizio delle opposizioni (Tognarelli e Sereni).
E’ stato anzi rivolto, sia da maggioranza che dall’opposizione, un plauso agli uffici competenti per l’importante lavoro realizzato per cercare di far pagare meno possibile ai contribuenti pur in una situazione difficile dove il Comune deve fare i salti mortali per poter continuare a garantire un accettabile livello di servizi.
Soddisfatto di tutto l lavoro anche il sindaco Marco Bonini anche perché in molti casi non sono stati previsti aumenti e comunque è sempre stata prioritaria la linea di applicare imposte il più possibile eque. Una linea perseguita dall’Amministrazione già da un paio di anni con importanti risultati soprattutto relativamente alla tassa sui rifiuti.
Il sindaco ha fatto anche qualche piccola anticipazione sulla futura applicazione del bilancio di previsione:
non ci saranno altri aumenti, nemmeno per le tasse e le quote su servizi come lo scuolabus e le mense. Le tariffe rimarranno quelle dello scorso anno.
Tag: tari, addizionale comunale, tributi, bilancio, imposte, rifiuti, consiglio comunale, tasi
Lascia un commento