E’ di oggi (riportata dal giornale Il Tirreno) la notizia della condanna della Corte dei Conti a carico del cassiere (nel periodo 2006-2008 quando era in carica il sindaco Umberto Sereni) dell’ufficio economato del comune di Barga. E.R. dovrà pagare per danni all’erario la somma di circa 2 mila euro per aver liquidato spese di rappresentanza ritenute non legittime per circa 3.700 euro e multe per infrazioni al codice della strada pagate con i soldi dell’Amministrazione Comunale (445 euro) pur se il trasgressore avrebbe dovuto sborsare le sanzioni di tasca propria. Un totale di oltre 4 mila euro, che la Corte dei Conti ha ritenuto illegittimamente coperti con i soldi delle casse comunali.
Il cassiere in carica in quegli anni dovrà pagare la metà della somma. Secondo la Corte dei Conti non è infatti il solo responsabile di queste uscite illegittime,
anche se il solo convenuto nel giudizio di conto che ha portato alla condanna. Da qui la decisione di inviare il fascicolo alla Procura Regionale per valutare la responsabilità degli amministratori comunali e dei dirigenti e funzionari in carica in quel periodo , che hanno disposto ed autorizzato i pagamenti ritenuti illegittimi. Dovrebbe insomma toccare a loro, da vedere in quale misura la somma verrà ripartita dopo la decisione della Procura, rimborsare la differenza.
Sono stati venti i casi di spese non giustificate secondo la Corte dei Conti: quattro pagamenti di multe e soprattutto uscite giustificate come spese di rappresentanza; pranzi e rimborsi spese di viaggio che però secondo i giudici non rientrerebbero nei parametri di spese effettivamente rispondenti ad una funzione rappresentativa dell’ente.
La notizia non viene commentata ufficialmente dal sindaco del comune di Barga Marco Bonini che liquida il tutto con queste parole:
“prima di intervenire sulla vicenda vogliamo conoscere la sentenza della Corte dei Conti. Nessuna comunicazione ci è giunta in proposito ed aspettiamo le carte. Parlare però di bufera che si abbatte sul comune di Barga, come è stato scritto, mi pare comunque fuorviante ed esagerato. Sulle responsabilità e sulle discolpe comunque non entro, visto che non spetta a me farlo”.
Tra coloro che potrebbero essere coinvolti nel risarcimento delle somme illegittime (il condizionale è assolutamemnte d’obbligo), l’attuale capogruppo di opposizione Francesca Tognarelli, al tempo capo dell’ufficio economato; e naturalmente l’allora sindaco, oggi all’opposizione con lei in consiglio, Umberto Sereni. Possibili coinvolgimenti anche per la responsabile d’area, il capo ragioniere, la segretaria del comune , ed il revisore dei conti al tempo, ma potrebbe rientrare nell’indagine anchequalche altro amministratore in carica al momento. Sarà, lo ribadiamo, la Procura a decidere chi ed eventualmente come coinvolgere gli interessati nella vicenda:
“Brutto che di queste cose si venga informati dai giornali prima che dalle autorità – è stato il commento della Tognarelli – Aspetteremo le decisioni della Procura anche se siamo comunque decisi, sia io che il sindaco Umberto Sereni, a fare eventualmente ricorso.”
Tag: spese, corte dei conti, condanna, economato
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