Tradizione e devozione con la processione di San Cristoforo

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Giusto il tempo raggiungere il duomo e recitare la preghiera a San Cristoforo ed è arrivata la pioggia. Sembra quasi che ci sia stata un intercessione dall’alto affinché la solenne e storica processione in onore del patrono di Barga potesse tenersi come sempre, attraversando Barga giardino e Barga vecchia per giungere poi al punto più alto della cittadina.

Come sempre la processione in onore di San Cristoforo è partita dalla chiesa del Sacro Cuore e, preceduti dal rullare di tamburi e dai figuranti in abiti storici delle città di Firenze, Pisa e Lucca, hanno sfilato compostamente le compagnie delle chiese di Barga e della sua unità pastorale, le associazioni cittadine, gli alpini, i marinai e i carabinieri in congedo, l’amministrazione comunale e gran parte dei rappresentanti dei comuni della lucchesia con la presenza, anche, del sindaco di Lucca Alessandro Tambellini.

Il lungo corteo, accompagnato dalla banda, ha portato in processione lungo le strade di Barga la reliquia di San Cristoforo, custodita in un’urna a forma di braccio che a Barga tutti rammentano semplicemente come “il braccio del santo”. Con devozione lo hanno seguito l’arcivescovo di Pisa Giovanni Paolo Benotto e alcuni parroci della zona, tra cui Lorenzo Bianchi, originario di Fornaci e da pochi mesi titolare di una popolosa parrocchia pisana.

La tradizionale processione unisce sempre religione e temporalità ed una volta giunti in duomo, dopo la preghiera di rito, anche il sindaco Bonini ha raccomandato le sorti dei suoi cittadini al santo, protettore dei viandanti e santo “ausiliatore”, difensore, cioè, dalle calamità, dai pericoli, dalle malattie.

Dopo l’irrinunciabile appuntamento di questa sera (giovedì 24 luglio) le celebrazioni continueranno domani, giorno dedicato al santo, quando a Barga sarà festa grande e alle 11 sarà celebrata una messa solenne in duomo sempre alla presenza di sua eminenza monsignor Benotto.

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