E’ di pochi giorni fa la presentazione e l’uscita in libreria (A Barga presso l’edicola Poli e l’edicola Mario Nardini) del libro “La terza via” scritto da due prof Barghigiane Brunella Bertoni e Silvia Redini. Un volume che ha destato attenzione e consensi per le due autrici già in questi primi giorni di uscita.
Grazie ad Andrea Giannasi che ha realizzato questa intervista con le autrici, ecco un approfondimento di quello che si trova e che ha ispirato “La terza via”, libro edito da Garfagnana editrice.
Come nasce questo libro?
Prima nascono le storie e nascono istintivamente, quasi per illuminazione senza altri fini. Poi le storie si incrociano , si confrontano e si decide di farle diventare LIBRO perché in quelle storie c’è un filo conduttore che è l’anima del libro. Una gestazione lunga fatta anche di pause in cui la vita va avanti e così il nucleo originario si arricchisce e si completa.
Il titolo parla di terza via. A cosa si riferisce?
E’ la strada che si delinea nell’ultimo capitolo: è un modo per vincere la frenesia del tempo che scorre senza allontanarsi da esso ma vivendolo intensamente, è la riflessione su ciò che ci accade perché niente passi inosservato, è la condivisione dei pensieri, il confronto, la discussione perché tutto sia colto nelle mille sfaccettature che un unico punto di vista non riesce a fare. Un gioco di “approssimazioni successive” visto con uno sguardo disincantato e ironico di chi riesce a prendersi in giro.
Nel libro generazioni a confronto: quali i vostri consigli per i giovani?
Lavoriamo con i giovani, siamo mamme e professoresse di scuola superiore: viviamo con i giovani senza mai dimenticarci di quando noi sedevamo su quei banchi. Loro non vogliono tanto consigli (tutti danno consigli ai giovani) noi crediamo che loro vogliano esempi da seguire, modelli da imitare, persone che si impegnano in ciò che fanno, che credono in ciò che fanno e che li rispettino nel loro essere giovani adolescenti entusiasti della vita. Dunque alla larga da ammonimenti e minacce: solo i buoni esempi funzionano.
E se proprio un consiglio vogliamo darlo è quello di non giudicare: le apparenze ingannano e nella testa degli altri nessuno riesce a entrare del tutto.
In terza via un anziano sfida il mare con la sua barca. Una professoressa parla di letteratura. Tra le righe un libro in movimento che invita alla curiosità e alla conquista e difesa di alcuni valori. Tra questi l ‘amicizia. Cosa rappresenta per voi?
Un valore fondamentale, una ricchezza della vita e come tale difficile da raggiungere se non a costo di sacrifici. Noi ci siamo riuscite: siamo un gruppo di amiche dai tempi dell’asilo e abbiamo condiviso tutto: adolescenza, vacanze, studi, famiglia , figli e ora… l’età del giovamento!
La consapevolezza di essere arrivate alla soglia della maturità (talvolta… poco matura) e di essere ancora in grado di ridere di noi stesse e di ciò che ci capita ci fa stare bene perché sappiamo che ci siamo in ogni occasione, legate da un patto che solo la morte può distruggere.
Una grande cosa nella vita di tutte noi.
Il libro è anche questo o meglio il libro è la conseguenza di questo.
Andrea Giannasi
Tag: silvia redini, la terza via, garfagnana editrice, andrea giannasi, brunella bertoni
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