A Barga la giunta è fatta e chiarezza pure.
Ma c’è qualcosa che lascia l’amaro in bocca a molti elettori che hanno votato la lista capeggiata dal sindaco Marco Bonini.
Forse per accordi politici, sono stati nominati assessori persone non elette dai cittadini o che hanno riscosso preferenze appena sufficienti. Ne aveva comunque facoltà il sindaco.
Tanti cittadini si chiedono però a cosa serve andare a votare un loro rappresentante se poi, nonostante riscuota il consenso numerico, lo stesso venga comunque estromesso da un incarico amministrativo.
Mi riferisco alla non conferma dell’assessore uscente Giampiero Passini.
Nella passata legislatura, sempre con Bonini sindaco, aveva l’assessorato ai lavori pubblici e patrimonio, a cui si erano aggiunti in corso d’opera bilancio, finanze e tributi. Inoltre ricopriva la delega allo sviluppo di Fornaci ed era curatore dei rapporti con il Comitato Primo Maggio di Fornaci.
Alle ultime elezioni Passini ha ottenuto 377 preferenze che lo hanno classificato come consensi al quarto posto, e secondo degli uomini. Un posto in giunta per lui sembrava cosa logica ed invece no.
Soprattutto a Fornaci (270 preferenze), dove l’operato dell’ex assessore Passini è tangibile, lo stupore tra la gente è tanto e la delusione ancora di più.
Certo, io parlo a nome personale, di persona vicina anche per legami familiari a Giampiero, ma in paese ho raccolto la delusione di tanti giovani, anziani, negozianti, imprenditori ed anche rappresentanti di associazioni che stanno esprimendo la loro solidarietà al loro rappresentante; e quando il sostegno viene anche da chi non la pensa politicamente allo stesso modo, è il momento in cui mi sorge il dubbio se continuare ad essere fiducioso. Perché è difficile spiegarci come mai si va a votare per dare un appoggio se poi questo non è determinante quando può contare sui numeri.
Questo è quanto sento nel mio cuore, ma questo è anche quello che ho raccolto in giro per Fornaci. E secondo me, alla fine, la non rielezione ad assessore di Giampiero è stata una grande occasione persa.
Tag: marco bonini, assessore, sindaco, elezioni, deleghe, giampiero passini
Ghiloni Valter
17 Giugno 2014 alle 14:53
Passini
Scrive Giampiero Passini “Tanti cittadini si chiedono però a cosa serve andare a votare un loro rappresentante se poi, nonostante riscuota il consenso numerico, lo stesso venga comunque estromesso da un incarico amministrativo.”A niente, non serve a niente. Tutto era già deciso prima delle votazioni. Tutto sarà deciso in futuro, salvo cambiamenti radicali e comparsa di nomi totalmente estranei e benvoluti dalla popolazione.Votare, in questo paese e con le norme che regolano formazioni di liste e quant’altro, non serve a niente.La democrazia, se mai c’è stata, è morta da molti anni.E se non stai con chi devi potrai anche passare (avviso tra le righe per il neo sindaco di zona….) ma ti segano lo stesso dopo.