Almeno tre gatti avvelenati (e per fortuna salvati) appena pochi giorni fa. È accaduto a Filecchio e a segnalarlo è il proprietario di una delle povere bestiole che ha ingerito un boccone farcito di metaldeide, un lumachicida molto comune che si presenta in granuli bluastri.
A curare gli animali è stato il veterinario Paolo Stefani che, riconosciuti immediatamente i sintomi da avvelenamento, ha messo sotto terapia i tre mici salvando loro la vita.
Si tratta però di casi fortunati, dato che il lumachicida in questione uccide nel giro di mezz’ora: la schiuma alla bocca con sfumature verde-blu ha per fortuna subito messo in allarme i proprietari che di corsa si sono recati dal veterinario.
Anche se le analisi sono ancora in corso l’ipotesi dell’avvelenamento intenzionale è praticamente certa, dato che gli animali mai si nutrirebbero dei granuli di metaldeide. Perché li ingeriscano, serve che siano inseriti in qualcosa di appetitoso, rivelando una buone dose di premeditazione.
Se ai mici filecchiesi è andata bene, così non è stato per un cane di Coreglia, avvelenato anch’esso negli stessi giorni e con gli stessi metodi. Metodi, purtroppo, barbari e incivili che, lo ricordiamo, sono puniti dalla legge.
Troppo spesso e ciclicamente si sente parlare di bocconi avvelenati lasciati in giro e per questo il dott. Stefani invita tutti – soprattutto se residenti a Filecchio – a tenere gli occhi aperti su cosa i nostri animali possono trovare in giro. In caso di rinvenimento di cibo sospetto non esitate a chiamare i vigili o la guardia forestale per maggiori accertamenti.
Poi, anche se può sembrare retorico, vorremmo invitare tutti a una maggiore tolleranza e all’uso di buon senso. Se un animale disturba in qualche modo la nostra vita, prima di ucciderlo vigliaccamente (rischiando di coinvolgere anche chi non c’entra) cerchiamo di dissuaderlo con metodi più civili, prima di tutto individuando (se c’è) il proprietario.
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