Si avvicina il Primo maggio, la festa dei Lavoratori e come tutti gli anni l’Unione dei Comuni della Media Valle del Serchio intende celebrare questa ricorrenza con l’ormai tradizionale appuntamento del “Premio al lavoro”: una iniziativa nata nel 2010 quando l’Unione era ancora Comunità Montana e che continua nell’intento di celebrare simbolicamente questo appuntamento consegnando riconoscimenti a cittadini della Valle del Serchio che, attraverso la loro professione, il loro servizio, hanno contribuito alla crescita culturale, sociale ed economica di questa terra. Il tema scelto per quest’anno mira a sottolineare il ruolo di persone e organizzazioni impegnate per la conservazione e valorizzazione della storia e della identità del territorio. “In quest’edizione – sottolinea il Presidente dell’Unione Nicola Boggi – intendiamo ricordare il ruolo di quelli che a me piace chiamare i “Custodi della Memoria”: donne, uomini, sodalizi che attraverso la loro professione, talvolta la loro passione, sono divenuti veicoli di divulgazione della cultura e della identità della nostra terra.”
Otto i premi che verranno assegnati in questa edizione ai quali si aggiungerà poi un nono speciale riconoscimento. In primis verrà ricordato il ruolo importantissimo rivestito da tre storici mensili locali: “Il Giornale di Barga” che proprio nel prossimo maggio celebra i sui 65 anni di vita, “Il Ponte del Diavolo” che nello scorso anno ha tagliato il traguardo dei cinquant’anni ed il più giovane “Giornale di Coreglia Antelminelli” che, sempre nel 2013 ha celebrato i suoi primi 10 anni di vita.
E poi saranno sottolineate le figure di importanti profili culturali della Valle quali: Antonio Nardini, artigiano artista del ferro, in pensione dal 1987, collaboratore de Il Giornale di Barga dalla fondazione, consigliere comunale per tre legislature, segretario dell’Associazione Alpini di Barga, già vicepresidente della locale Pro Loco, è l’attuale direttore della sezione di Barga dell’Istituto Storico Lucchese; Pier Giorgio Pieroni, medico presso l’Ospedale di Castelnuovo di Garfagnana e Barga, oggi in pensione, fondatore del Ponte del Diavolo nel 1963 di cui ne è stato anche direttore, consigliere comunale ed assessore a Borgo a Mozzano. Consigliere del Circolo l’Unione, ha presieduto la Pro Loco di Borgo a Mozzano dal 1976 al 1995, direttore dell’Istituto Storico Lucchese sezione di Borgo a Mozzano, oggi direttore del Museo della Memoria di
Borgo a Mozzano, ancora oggi è membro della redazione del Ponte del Diavolo e della Pro loco; Remo Garibaldi, impiegato dell’Alce in pensione, storico Direttore del Ponte del Diavolo, attivista della Sagra del Baccalà e del gemellaggio con la cittadina di Alesund in Norvegia, consigliere del Circolo l’Unione di Borgo a Mozzano, storico presidente del Gruppo Sportivo di Borgo a Mozzano, attuale dirigente del GSD Ghivizzano Borgo a Mozzano; Roberto Guastucci, maestro in pensione, fondatore del Ponte del Diavolo nel 1963, più volte direttore dello stesso giornale, autore di diverse pubblicazioni sulla storia locale, è stato consigliere dell’istituto Storico Lucchese, consigliere comunale e attivista della Sagra del Baccalà e del gemellaggio con la città di Alesund in Norvegia. Attualmente è membro della redazione del Ponte del Diavolo; Amelia Mancini, storica insegnante delle scuola primaria di Fabbriche di Vallico, l’allora scuola elementare, dal 1958 al 1999, promotrice della nascita della sezione distaccata di Fabbriche di Vallico della Misericordia di Borgo a Mozzano che da ormai dodici anni presta servizio in tutta la Val di Turrite, già consigliere comunale, giudice conciliatore, ha partecipato alla stesura del libro sui paesi del monte Gragno.
Nel sottolineare il ruolo e l’impegno profuso per la conservazione ed esaltazione della memoria e della identità valligiana non poteva certamente mancare poi un ricordo speciale di Bruno Sereni, fondatore de “Il Giornale di Barga”, nel maggio del 1949. Proprio la nascita de “Il Giornale di Barga” segnò ed accompagnò la rinascita civile, morale ed economica di Barga, della Valle come del Paese tutto uscito in ginocchio dalla tragedia rappresentata dal secondo conflitto mondiale. Così lo intese e lo volle Bruno Sereni che ne fece lo strumento per la “ricostruzione” di Barga. Ricostruzione fisica, che Bruno Sereni aveva avviato quando mobilitò tutti i cittadini nell’opera di rimozione delle macerie. Ricostruzione morale nello spirito della concordia e della solidarietà, anche da parte dei tanti barghigiani emigrati all’estero per i quali Il Giornale di Barga ha rappresentato e rappresenta un legame di continuità e di collegamento con il paese natale, furono infatti gli stessi bargo-esteri a contribuire così fortemente alla nascita ed alla riuscita di questo ambizioso e lungimirante progetto. Il riconoscimento alla memoria verrà consegnato nelle mani dei figli Natalia ed Umberto.
L’appuntamento con la cerimonia dell’edizione 2014 è in programma per il prossimo venerdì 11 aprile alle ore 10,30 presso la sede dell’Unione in via Umberto I a Borgo a Mozzano.
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