Girate alla larga da Via XXV Aprile e dintorni. Noi non andremo a votare e non siamo più disposti a dar credito alle promesse elettorali.
Così un gruppo di cento firmatari di una lettera inviata al comune e alla stampa, corredata anche dalle immagini che vi proponiamo, dagli abitanti di via XXV aprile, Nebbianella, via del Turello e Canto di Rapognana a Barga; e rivolta al sindaco Bonini ed a tutti i futuri candidati alla carica di sindaco.
Gli abitanti denunciano le problematiche relative alla strada di via XXV Aprile e di via del Turello; strade strette, pericolose e piene di buchi, secondo i firmatari, per le quali la gente attende ormai da anni interventi promessi e mai realizzati.
Di seguito la lettera degli abitanti e la risposta dle sindaco Bonini.
“La data per rinnovo del Consiglio Comunale – scrivono – si avvicina e molto probabilmente i candidati cominciano già ad affilare le armi.
Gli abitanti di via XXV aprile, di via del Turello, di Nebbianella, non sono disposti ad essere abbindolati nuovamente. Già cinque anni fa l’attuale sindaco Bonini promise una rapida soluzione per quell’orribile stradino che si chiama via XXV aprile. Un’offesa per tutti coloro che ci abitano: pieno di buche dove per la maggior parte del percorso non possono passare due auto simultaneamente data la strettezza del manto stradale.
La zona del Canto di Rapognana è diventata ormai un nuovo paese praticamente e il traffico, soprattutto in certe ore, è intenso e caotico. Per raggiungere via Funai inoltre, si deve fare estrema attenzione a non finire nel campo adiacente dato che via del Turello è rialzata e completamente priva di parapetto e in gran parte anche di illuminazione.
Non si può dire che siano mancate le lamentele della gente. Per anni si è cercato di sensibilizzare Sindaco e Assessori e tecnici, ma niente da fare.
In un paese civile questo non accadrebbe, ma da noi, purtroppo, ciò rappresenta quasi una regola, cioè: fregarsene di tutto e di tutti.
Per questi motivi, caro Bonini e cari prossimi candidati, siete pregati di girare alla larga dalla nostra zona. Noi non parteciperemo alla votazione di gente insensibile ai problemi della cittadinanza e per questo motivo ci rifiuteremo recarci ai seggi alle prossime elezioni comunali”.
Immediata la risposta del sindaco Bonini che ai firmatari risponde:
“La viabilità di tutta quella zona di Barga rappresenta effettivamente un problema che nasce nello sviluppo urbanistico di questi decenni dove forse troppo poco si è guardato alla necessità di favorire i nuovi insediamenti con infrastrutture adeguate.
Come scrivono gli stessi firmatari, ormai la zona si è sviluppata molto e quindi è aumentato anche il traffico veicolare che deve fare i conti con una viabilità troppo stretta.
Proprio per questo sul nuovo regolamento urbanistico abbiamo previsto anche nuove viabilità che servano in tutta questa area a risolvere le problematiche esistenti.
Dal punto di vista della manutenzione delle strade da tempo siamo a lavoro, pur nel periodo di grande ristrettezza economica, in cui vive anche l’ente comunale, per cercare di trovare i finanziamenti necessari per realizzare diverse opere di manutenzione necessarie che riguardano non solo la zona di via XXV Aprile e Canto di Rapognana, ma anche altre aree del comune di Barga. Proprio in queste settimane siamo alla ricerca di contributi e finanziamenti da investire in questo progetto”.
Tag: protesta, via xxv aprile, abitanti, via del turello, canto di rapognana, elezioni
Ghiloni Valter
8 Aprile 2014 alle 9:01
Via XXV Aprile
Caro, nel senso del costo, Signor Sindaco.Non è una questione di finanziamenti, ma di volontà. Nel bilancio degli Enti, di tutti gli Enti, i fondi ci sono, basta saperli gestire e usare per il meglio e chiudere i rubinetti degli sprechi. Non servono entrate aggiuntive, serve controllo dei costi. Le posso assicurare che un lavoro che io faccio con 100 all’Ente costa 250 e ciò è assurdo.A parte questo, il problema di Via XXV Aprile è di malagestione. La via, ricordo per inciso asfaltata la prima volta a spese dei residenti, è stata oggetto di lavori negli ultimi 12 anni. Lavori per i quali con due distinte mail (forse ho sbagliato metodo, dovevo ricorrere tramite un legale) ho chiesto di accedere agli atti del procedimento. Questo perché mi risulta che da regolamenti in genere chi scava in una strada pubblica debba ripristinare, a seconda del tipo di strada, l’intera o metà della sezione stradale.L’Ente da Lei guidato ha sempre ignorato le mie richieste.L’Impresa Ferri, dapprima, per lo scavo delle fognature non ha mai ripristinato l’asfalto, ha solo tappato (e malamente) lo scavo.Idem per l’impresa Toscana Energia (o chi per essa) che ha realizzato la rete metano (peraltro ricordo che per interessamento mio e di altro cittadino sarebbe stata realizzata gratuitamente durante lo scavo delle fogne se qualcuno non si metteva in traverso, tra Comune e Toscana Energia) ha fatto uguale, ricoperto, e malamente, lo scavo.Da ultimo alcuni interventi di Gaia e di Enel che si sono comportati allo stesso modo.Se l’Ente non vigila è chiaro che ognuno fa i propri interessi.Faccio una proposta choc? Tanto matto sono…. Project financing….. mi affida la strada, la metto a posto e faccio pagare un pedaggio, diciamo per vent’anni. Ci sta?O, in alternativa, mi passa il bilancio del Comune che i fondi glieli trovo (magari taglio qualcosa ha chi ne prende troppi, ma questo è un altro discorso…)Tanto per essere chiari: di un’ancora in una rotonda Barga ne poteva fare a meno. E se anche fosse stata donata avremmo potuto chiedere in donazione qualcosa di più utile.Purtroppo sono ancora un illuso che crede che chi amministra pensi ai fatti più che alle parole…