Barga e la sua comunità hanno onorato anche quest’anno il giorno dalla Liberazione, il 25 aprile, con iniziative istituzionali e popolari dedicate ai caduti, all’impegno partigiano, alla gioia della liberazione dell’Italia.
La mattina del 25 aprile è iniziata con un appuntamento ormai divenuto tradizione che ha visto radunarsi in pizzale Matteotti a Barga quasi trecento persone pronte per affrontare la “passeggiata della liberazione”, un escursione che per il terzo anno, da Barga, attraverso gli antichi sentieri, è giunta a Sommocolonia, borgo dove il 26 dicembre 1944 una sanguinosa battaglia tra tedeschi, americani e partigiani la rese simbolo del processo di Liberazione.
A salutare il variopinto corteo, accompagnato anche dai cani di famiglia grazie al patrocinio dell’Arca della Valle, anche il sindaco Marco Bonini e parte della giunta, che poi si sono spostati – assieme ai rappresentanti della Pro Loco, organizzatori dell’evento – verso piazza della Vittoria, dove si trova un monumento ai caduti di tutte le guerre.
Qui, al suono della banda e alla presenza di autorità civili e militari, è stata deposta una corona di alloro per mano del gruppo Alpini di Barga, a perenne memoria di coloro che, durante il secondo conflitto mondiale ma anche prima, nella guerra del ‘15-’18, hanno sacrificato le loro vite per gli ideali di libertà.
Intanto gli “arditi” passeggiatori hanno scalato la mulattiera e sono giunti a Sommocolonia dove, in tarda mattinata, l’amministrazione comunale ha deposto altre corono di alloro al monumento alla pace e presso la rocca, teatro dello scontro di santo Stefano.
Tra commemorazioni, riflessioni e spensieratezza la giornata è proseguita con un buffet preparato dall’Associazione ricreativa Sommocolonia, che ha fatto del suo meglio per mettere a tavola un’inaspettata frotta di passeggiatori: il bel tempo, le temperature miti e la voglia di condividere un così importante momento della storia, ha fatto sì che il gruppo della “passeggiata” fosse davvero numeroso.
Poi la musica, quasi improvvisata, prima con gli alpini, poi con gli Aristodemos, che hanno rallegrato i prati e le carraie di Sommocolonia con un non-so-che d’antan. Sicuramente appuntamento al prossimo anno
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