Torna il maltempo con pioggia, temporali e neve

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Come annunciato nei nostri precedenti articoli ci troviamo in prossimità di un nuovo, intenso, peggioramento delle condizioni meteorologiche per effetto dell’arrivo di una perturbazione atlantica seguita da aria decisamente fredda con valori di -34 gradi a circa 5500 metri di quota. La parte più avanzata del peggioramento si trova in queste ore (tarda mattina di venerdì ndr) sulla Francia ed abborderà il nord-ovest italiano entro la serata. Le nostre zone si trovano attualmente sotto un richiamo pre-frontale di scirocco, responsabile dell’aumento di umidità e delle velature presenti che rendono il cielo “sporco” oltre alle temperature molto miti per il periodo, prossime, e localmente superiori, ai 20 gradi.

Con il passare delle ore assisteremo ad un lento e graduale peggioramento, con le nubi che si faranno via via più intense, sopratutto tra la sera e durante la notte, fino a ritrovarci a sabato mattina con cielo molto nuvoloso. Per effetto dell’impatto delle correnti di libeccio su Appennino ed Apuane, il cosidetto effetto stau, saranno possibili deboli precipitazioni sin dalla mattina ma sarà tra il tardo pomeriggio e nella notte su domenica che transiterà il fronte freddo con precipitazioni di forte intensità. In questo frangente la quota neve sarà ancora elevata, probabilmente solo sulle cime più alte del nostro Appennino riuscirà a scendere la dama bianca.

Nella giornata di domenica, indicativamente verso l’ora di pranzo, inizerà ad avvicinarsi il nucleo gelido in quota del quale abbiamo parlato in apertura che apporterà una decisa instabilizzazione del tempo con occasione per rovesci e temporali, anche grandigeni e quota neve in rapido calo fino ai 7-800 metri. Non si tratterà di un grande evento, i fenomeni saranno intermittenti ed il tempo che dobbiamo immaginarsi sarà quello legato alla variabilità perturbata con precipitazioni, localmente anche forti, intervellati da brevi pause prima di nuove precipitazioni.

Già nella notte su lunedì le correnti gireranno da Maestrale, prima, e da nord, poi, asciugando la colonna d’aria e rendendo così più stabile il tempo nel primo giorno della nuova settimana.

Si tratterà di un episodio di maltempo molto frequente nella parte iniziale della primavera, una passata temporalesca, temporaneamente intensa, che favorirà il ritorno della neve fino a quote basse per il periodo.

Ma si sa, come dice il proverbio “la neve marzolina viene la sera e va via la mattina”, nessuna paura quindi, la primavera è stagione di contrasti; abbiamo vissuto alcuni giorni molto piacevoli ed adesso il tempo vuole trovare un nuovo equilibrio.

Seguite comunque i nostri aggiornamenti sulla pagina facebook, seguiremo tutta la fase del prossimo peggioramento con notizie “flash” in tempo reale.

Venerdi 21 marzo: giornata di attesa con cielo sporcato da velature che tenderanno a farsi più intense con il passare delle ore. Temperature ancora molto miti prossime, o superiori, ai 20 gradi. Venti deboli meridionali.

Sabato 22 marzo: cielo nuvoloso sin dal mattino con qualche precipitazione non esclusa. Dal pomeriggio, sopratutto nella seconda parte, ulteriore peggioramento con piogga e rovesci anche di forte intensità che insisteranno per tutta la notte su domenica. Neve solo sulle cime più alte dell’Appennino.

Domenica 23 marzo: giornata di grande variabilità con rovesci e temporali, anche grandigeni e di forte intensità possibili durante tutta la giornata. Possibili pause asciutte, anche soleggiate, ma seguite da nuovi rovesci e temporali. In questi frangenti, e nei fenomeni più intensi, la neve potrà cadere fino ai 7-800 metri di quota. Temperature in netto calo.

David Sesto

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