Con il passare delle ore assisteremo ad un lento e graduale peggioramento, con le nubi che si faranno via via più intense, sopratutto tra la sera e durante la notte, fino a ritrovarci a sabato mattina con cielo molto nuvoloso. Per effetto dell’impatto delle correnti di libeccio su Appennino ed Apuane, il cosidetto effetto stau, saranno possibili deboli precipitazioni sin dalla mattina ma sarà tra il tardo pomeriggio e nella notte su domenica che transiterà il fronte freddo con precipitazioni di forte intensità. In questo frangente la quota neve sarà ancora elevata, probabilmente solo sulle cime più alte del nostro Appennino riuscirà a scendere la dama bianca.
Nella giornata di domenica, indicativamente verso l’ora di pranzo, inizerà ad avvicinarsi il nucleo gelido in quota del quale abbiamo parlato in apertura che apporterà una decisa instabilizzazione del tempo con occasione per rovesci e temporali, anche grandigeni e quota neve in rapido calo fino ai 7-800 metri. Non si tratterà di un grande evento, i fenomeni saranno intermittenti ed il tempo che dobbiamo immaginarsi sarà quello legato alla variabilità perturbata con precipitazioni, localmente anche forti, intervellati da brevi pause prima di nuove precipitazioni.
Già nella notte su lunedì le correnti gireranno da Maestrale, prima, e da nord, poi, asciugando la colonna d’aria e rendendo così più stabile il tempo nel primo giorno della nuova settimana.
Si tratterà di un episodio di maltempo molto frequente nella parte iniziale della primavera, una passata temporalesca, temporaneamente intensa, che favorirà il ritorno della neve fino a quote basse per il periodo.
Ma si sa, come dice il proverbio “la neve marzolina viene la sera e va via la mattina”, nessuna paura quindi, la primavera è stagione di contrasti; abbiamo vissuto alcuni giorni molto piacevoli ed adesso il tempo vuole trovare un nuovo equilibrio.
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Venerdi 21 marzo: giornata di attesa con cielo sporcato da velature che tenderanno a farsi più intense con il passare delle ore. Temperature ancora molto miti prossime, o superiori, ai 20 gradi. Venti deboli meridionali.
Sabato 22 marzo: cielo nuvoloso sin dal mattino con qualche precipitazione non esclusa. Dal pomeriggio, sopratutto nella seconda parte, ulteriore peggioramento con piogga e rovesci anche di forte intensità che insisteranno per tutta la notte su domenica. Neve solo sulle cime più alte dell’Appennino.
Domenica 23 marzo: giornata di grande variabilità con rovesci e temporali, anche grandigeni e di forte intensità possibili durante tutta la giornata. Possibili pause asciutte, anche soleggiate, ma seguite da nuovi rovesci e temporali. In questi frangenti, e nei fenomeni più intensi, la neve potrà cadere fino ai 7-800 metri di quota. Temperature in netto calo.
David Sesto
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