Il piano dell’ASL 2: verranno potenziati i servizi territoriali di Lucca e della Valle del Serchio. E si torna a parlare anche dell’ospedale unico…

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Un potenziamento dei servizi sanitari territoriali per Lucca e Valle del Serchio. Un intento che fa seguito alla Delibera Regionale 1235 del 28 dicembre 2012, che dettava gli indirizzi per la riorganizzazione delle attività, riequilibrando l’incidenza dei ricoveri ospedalieri e riconducendo il più possibile all’ambito territoriale le patologie cronico-degenerative.
Il piano elaborato dall’Azienda USL 2 e recepito dalla Regione Toscana, è stato illustrato nel corso di una conferenza stampa che si è svolta oggi, martedì 18 marzo, nella sede direzionale dell’Azienda sanitaria e alla quale hanno partecipato l’Assessore Regionale al Diritto alla Salute Luigi Marroni, il Presidente della Commissione Regionale Sanità Marco Remaschi, il Vice Sindaco di Lucca Ilaria Vietina, il Direttore Generale dell’Azienda USL 2 Antonio D’Urso, il Direttore Sanitario Aziendale Joseph Polimeni, il Responsabile di Zona Distretto della Piana di Lucca Luigi Rossi, la Responsabile di Zona Distretto della Valle del Serchio Michela Maielli e la Responsabile del Presidio Ospedaliero della Valle Romana Lombardi.

Per quanto riguarda la zona della Valle del Serchio, in attesa della definizione della questione del nuovo ospedale unico per la Valle del Serchio è stata evidenziata in più occasioni da Azienda USL 2 e Regione Toscana la necessità che i Sindaci trovino un accordo tra loro e con l’Azienda sanitaria sulle modalità di una riorganizzazione che consenta un ulteriore sviluppo dei servizi esistenti su questo territorio, che si caratterizza per un’elevata dispersione e per una percentuale rilevante di popolazione anziana.
Intanto, grazie alla Regione Toscana, è stato stabilito di rimodellare la medicina proattiva nell’ambito dei nuovi modelli organizzativi della Medicina Generale (AFT e Case della Salute), con l’obiettivo principale di inquadrare e seguire a livello territoriale le patologie cronico-degenerative attraverso una capillare attività di prevenzione primaria e secondaria.
In particolare il piano di potenziamento per la Valle del Serchio prevede una politica di arricchimento delle competenze specialistiche e delle risorse strumentali-tecnologiche di supporto ai professionisti.
Verranno istituiti – come ha sottolineato la dottoressa Maielli – alcuni nuovi servizi: un ambulatorio di Cardiologia dedicato allo scompenso cardiaco; un ambulatorio di Neurologia per la gestione dei percorsi Ictus e Azheimer; un ambulatorio di Ortopedia per la gestione del percorso di prescrizione ausili e protesi e per la gestione di patologie croniche e invalidanti; la funzione di Psicologia per la gestione del percorso domiciliare, residenziale e del Day Hospital dei pazienti oncologici; la presenza di due medici palliativisti sempre per la gestione dei percorsi domiciliari e residenziali e del dolore cronico; un ambulatorio di Pneumologia, un ambulatorio di Ecocolordoppler gestito dal chirurgo vascolare, un ambulatorio dedicato alla prevenzione e cura dell’endemia gozzigena tiroidea, un ambulatorio dedicato alla gestione del pre e post operatorio dell’attività chirurgica ambulatoriale di cataratta.
E’ inoltre previsto l’acquisto di nuovi strumenti e tecnologie come tre ecografi (per ambulatori tiroide, ecocolordoppler, ginecologico e consultoriale), una lampada scialitica sustativa per ambulatorio ginecologico e consultoriale, un tocografo sempre per l’ambulatorio ginecologico e consultoriale. Saranno poi acquisite attrezzature informatiche in particolare per migliorare il collegamento tra ospedale e territorio.
Sempre per la Valle del Serchio è programmato l’implementazione delle strutture intermedie residenziali dove è possibile mantenere le persone nel proprio territorio di appartenenza, sperimentare nuove forme assistenziali in una zona montana e garantire continuità assistenziale ai percorsi elaborati con gli utenti e le loro famiglie. E’ il caso della struttura di Isola, nel Comune di Fabbriche di Vergemoli, inaugurata lo scorso 20 dicembre, in cui sono stati realizzati interventi per garantire una vita autonoma ed indipendente per le persone diversamente abili, che restano nel loro contesto sociale e ambientale in una dimensione che richiama quella familiare.

“Il potenziamento di servizi, strutture, strumenti e tecnologie prevista per il territorio di Lucca, Piana di Lucca e Valle del Serchio – ha detto l’Assessore Regionale Marroni – è in linea con le indicazioni che la Regione Toscana ha fornito negli ultimi anni alle Aziende sanitarie e dimostra che il nostro lavoro va avanti a 360 gradi, senza fermarsi o cristallizzarsi di fronte a nodi importanti da sciogliere, come quello del Nuovo Ospedale Unico della Valle del Serchio, attualmente in stand by per motivi politici ma sempre all’ordine del giorno perché la volontà della Regione è di proseguire su questo percorso. In attesa di definire la questione si continua ad investire per migliorare i servizi per la cittadinanza, dal punto di vista qualitativo oltre che quantitativo. Stesso discorso per la Piana di Lucca: sta per essere attivato il Nuovo Ospedale San Luca, ma questa non è la sola risposta alla domanda di salute della popolazione e quindi pensiamo ad arricchire l’ampia e complessa rete territoriale di assistenza che ruota intorno alla struttura ospedaliera e che deve essere in grado, in ogni circostanza, di offrire la cura più appropriata ad ogni paziente”.

“Quello che viene presentato oggi – ha aggiunto il Presidente Remaschi – è un rafforzamento reale delle attività, reso possibile dalla capacità di programmazione dell’Azienda USL 2 e dalla disponibilità della Giunta Regionale a concedere finanziamenti aggiuntivi. La scommessa adesso è quella di realizzare questo piano in tempi stretti, in maniera che la cittadinanza ne possa usufruire il prima possibile”.

“Potenziare i servizi territoriali – ha spiegato il Direttore dell’Azienda USL 2 D’Urso – significa diminuire gli accessi impropri nelle strutture ospedaliere e ci consente di dare ai cittadini risposte importanti e di prossimità rispetto al proprio domicilio”.

“Il piano elaborato dall’Azienda sanitaria e recepito dalla Regione Toscana – ha precisato l’Assessore Marroni al termine della conferenza stampa – dovrebbe portare sul territorio della Piana di Lucca e della Valle del Serchio risorse aggiuntive per circa 3 milioni di euro”.

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