Fornaci 2.0 fa il punto della situazione, grandi progetti all’orizzonte

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Fornaci 2.0, ad un anno dalla sua nascita ha riunito di nuovo tutti al Cinema Puccini per fare il punto della situazione.
E, con grande soddisfazione di molti e forse sorpresa di qualcuno, l’associazione si è mostrata attiva più che proponendo il resoconto delle attività realizzate e mettendo sul tavolo i progetti futuri, argomenti su cui si era presa un impegno e che con serietà e partecipazione sta portando avanti.

Presenti all’incontro non solo tanti cittadini ma anche i rappresentanti delle maggiori associazioni della frazione (Cipaf e Comitato Primo Maggio in primis), nonché il sindaco Bonini e alcuni assessori proprio a sottolineare la trasversalità e la partecipatività di Fornaci 2.0 che del confronto e della condivisione ha fatto il suo motto.

In apertura sono stati presentate le attività realizzate in un solo anno di vita: dalle serate in piazza con teatro, musica, ballo, giochi ai corsi di maglia e di computer organizzati da il gruppo de Gli Incartati presso la sede di Fornaci 2.0 presso la ex stazione ferroviaria. Sede che, in pochi mesi e senza troppe chiacchiere, è stata trasformata anche in biblioteca grazie alla donazione da parte di cittadini e associazioni di oltre 3mila volumi (alcune centinaia anche in inglese) e dove, sempre con risorse interne, sono stati organizzati e lo saranno in futuro incontri letterari su svariati temi.

A questo piccolo fiore all’occhiello che già di per se da grande soddisfazione, si aggiunge per Fornaci 2.0 il merito di aver portato nel comune il progetto Rifiuti 0 invitando i maggiori esperti in materia: Paul Connet e Rossano Ercolini che, accolti in sala consiliare qualche mese fa, hanno favorito l’adozione anche da parte dell’amministrazione comunale del Protocollo, mirato a una totale (e possibile) riduzione dei rifiuti domestici.

A questo piccolo fiore all’occhiello che già di per se da grande soddisfazione, si aggiunge per Fornaci 2.0 il merito di aver portato nel comune il progetto Rifiuti 0 invitando i maggiori esperti in materia: Paul Connet e Rossano Ercolini che, accolti in sala consiliare qualche mese fa, hanno favorito l’adozione anche da parte dell’amministrazione comunale del Protocollo, mirato a una totale (e possibile) riduzione dei rifiuti domestici.

L’impegno per la collettività come controparte rappresentativa e partecipe verso l’amministrazione comunale è stato espresso anche con lo studio del regolamento Urbanistico e con la presentazione di osservazioni che favorissero sviluppo e aggregazione e soprattutto con la “promessa” a rimanere vigili nelle prossime evoluzioni, incontrando periodicamente il sindaco Marco Bonini per confrontarsi.

Infine si è parlato del futuro, ambizioso ma possibile: dato che le scuole elementari di piazza IV Novembre stanno per essere liberate per trasferire gli alunni nel nuovo plesso scolastico di via Medi, Fornaci 2.0 ha presentato un grandioso progetto per il recupero e la fruizione di questo grande spazio.

Anche le intenzioni sulla vecchia scuola sono state raccolte “dal basso”, invitando la cittadinanza ad esprimersi lasciando il proprio messaggio nella cassetta postale dell’associazione. Moltissime le proposte ricevute, tutte indirizzate verso una riqualificazione della struttura e la sua trasformazione in centro culturale e di aggregazione. Di un circolo, insomma, del quale a Fornaci se ne sente grande mancanza dopo che, negli anni Novanta, fu chiuso quello “mitico”, conosciuto da tutti come il Circolino.
Dunque le varie professionalità presenti tra gli associati di Fornaci 2.0 si sono messe a lavoro e hanno proposto un progetto di massima per restituire alla collettività i mille metri quadrati ed oltre che compongono l’edificio, tenendo come punti cardinali i concetti di progettazione partecipata, di fattibilità, di flessibilità d’uso.

Ne è derivato un progetto meraviglioso presentato in anteprima proprio durante l’incontro pubblico di ieri sera, che prevede un bar-ristorante al piano terra e sale dove riunirsi per socializzare e giocare e, al piano superiore, sale riunioni e aule didattiche attrezzate anche per musica e concerti o corsi di arte e artigianato. (più sotto l’audio integrale della presentazione)

Un progetto che rasenta l’utopia, è stato detto, ma che ha criteri razionali e quindi possibili da realizzare: questo sogno non che è il primo passo che dovrà poi concretizzarsi con un protocollo d’intesa da stendere assieme al comune (non più intenzionato ad alienare l’immobile e quindi favorevole ad un recupero)e poi con la ricerca di fondi, che potrebbero venire dalle Fondazioni.
Progetto difficile ma non impossibile e comunque apprezzato dai fornacini presenti alla riunione, che hanno lungamente applaudito la presentazione dell’idea.

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