Se la comunità barghigiana è in apprensione per il danno alle arcate del muraglione della Ripa, costruito negli anni ’30 a sostegno della rupe su cui sorge il Duomo di Barga, c’è anche da prestare attenzione ad alcune problematiche che da un po’ di tempo sono allo studio e che riguardano lo stesso monumentale Duomo romanico: alcune lesioni ai muri ed alcune infiltrazioni d’acqua notevoli che interessano il simbolo di Barga, un luogo unico per tutti i barghigiani. Ma anche il principale monumento che ha fatto conoscere la bellezza di Barga nel mondo, tra i più fotografati dai turisti in visita alla cittadina.
Non si tratta in questo caso di danni relativi al maltempo, almeno a prima vista, ma indubbiamente il Duomo di Barga sta facendo a suo volta il conto con il passare degli anni, anzi dei secoli.
Da qualche mese a questa parte alcune lesioni (forse riconducibili anche ai terremoti del 2013) si sono venute ad evidenziare in special modo nella Cappella della Madonna del Molino, ma anche nei locali della canonica. Lesioni visibili sia sulle pareti che sul pavimento del Duomo.
Ad ottobre i primi rilievi del problema da parte del proposto don Stefano Serafini che poi, per conto della Parrocchia, a dicembre scorso ha deciso di posizionare alcuni vetrini per controllare il movimento delle fessure che si sono venute a creare (nelle foto sotto di Pier Giuliano Cecchi). “Per quanto ci è possibile – ci dice don Stefano – i lavori al Duomo non si fermano mai da parte nostra”
Non è la prima volta che il Duomo ha bisogno di qualche aiuto, colpito dagli acciacchi inevitabili degli anni, dai terremoti e dalle intemperie; gli ultimi restauri risalgono al 2009 e prima ancora interventi importanti furono realizzati nel 1998. Ma adesso sembra che potrebbe esserci bisogno di nuovi interventi.
“Stiamo monitorando la situazione – ci spiega il proposto Serafini – per il momento i vetrini non hanno evidenziato nuovi movimenti delle fessure, ma continueremo a vigilare.”
Don Stefano ci parla poi di un altro problema di notevole portata, che riguarda in questo caso il campanile.
Da tempo sono presenti notevoli infiltrazioni d’acqua che riguardano sia il tetto che le stesse pareti del campanile romanico. Qui la parrocchia ha già effettuato interventi di coibentazione, ma c’è bisogno, tra le altre cose, di intervenire su canale e discendenti e per questo intervento c’è bisogno di lavori specializzati vista l’altezza e la collocazione. Tutte le pareti del campanile presentano poi in diversi punti problemi di infiltrazione che vanno tenuti sotto controllo, causati anche dal tipo di pietra con cui è costruito il campanile. Ci sono speciali impermeabilizzanti che forse dovrebbero essere applicati alle pareti.
Ma anche in questo caso non si tratta di interventi a poco conto. Il Duomo insomma ha bisogno di nuove cure che forse potranno coinvolgere non solo la curia ma anche le istituzioni locali e regionali.
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