Sta riscuotendo affermazioni di critica e di pubblico il lavoro di un regista barghigiano che da un po’ di tempo manca dalla sua terra, ma che è molto attivo in Toscana. Stiamo parlando di Carlo Da Prato che sta portando avanti la sua carriera artistica in quel di Livorno.
Dal 2007 lavora nell’area artistica della Fondazione Teatro Goldoni di Livorno, un prestigioso e meraviglioso Teatro di Tradizione dalla capienza di mille posti (tra i pochi in Europa a possedere una splendida lanterna in vetro al posto dell’usuale soffitto) che nutre la città labronica con un ricco cartellone che spazia dalla prosa alla lirica, dalla danza alla concertistica.
Il suo ruolo professionale è sempre più cresciuto nel corso di tutti questi anni: oltre che occuparsi di programmazione e di numerosi progetti speciali, a Carlo sono state affidate anche tre prestigiose regie che miscelavano musica e recitazione, con una drammaturgia scritta dallo stesso e che hanno coinvolto gli attori Amanda Sandrelli e Blas Roca Rey e i cantanti e l’orchestra del Cantiere Lirico della Fondazione Teatro Goldoni.
Nello specifico gli spettacoli sono stati: UN CERTO SIGNOR GIUSEPPE (2011), sul rapporto tra Giuseppe Verdi e il risorgimento andato in scena in occasione dei 150° anniversario dell’Unità d’Italia; W.A.M. IL GENIO (2012), omaggio a Wolfgang Amadeus Mozart ; RICCARDO IL RIVALE (2014), spettacolo su Richard Wagner in occasione del bicentenario della nascita del compositore tedesco.
Questi spettacoli, che hanno riscosso un grande successo, facevano parte di un percorso progettuale denominato “La Bella Europa” , che intendeva celebrare il teatro musicale con alcuni dei suoi maggiori interpreti. Alte personalità artistiche che non solo lessero il loro presente, ma anticiparono il futuro lasciando in eredità rivoluzioni stilistiche e di pensiero che vennero poi assimilate dalle generazioni successive.
Ottimo lavoro, Carlo. Alla prossima.
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