Non sono comunque previste precipitazioni: vivremo cosi almeno 2-3 giorni senza grandi scossoni con il sole che si presenterà pallido, a tratti oscurato dalle nuvole, e che a tratti riuscirà a riscaldare, seppure in modo irrisorio, i nostri terreni veramente saturi di acqua. Nessuno scossone neppure dal punto di vista termico con le temperature che oscilleranno tra gli 0-2 gradi delle minime ed gli 11-13 delle massime.
A partire da venerdì il promontorio di alta pressione (vedi foto) traslerà verso est e l’Italia resterà imprigionata in quella che in gergo si definisce “palude barica”: nessuna configurazione riuscirà a prevalere ma in questo modo le nostre zone, particolarmente esposte nel caso di correnti da ovest, subiranno nuovamente il ritorno di nubi più consistenti e, forse, di qualche debole pioviggine.
Un nuovo peggioramento potrebbe intervenire con l’inizio della nuova settimana con il passaggio di altri impulsi piovosi e con intensità tutta da valutare.
Sul lunghissimo termine, e gettiamo lo sguardo oltre il 20 del mese, si intravede la possibilità di uno scambio termico meridiano con l’alta pressione in risalita verso la Groenlandia ed aria gelida in discesa verso il sud Europa sul suo bordo orientale. E’ il primo, lontano, segnale di un possibile ritorno del freddo e della neve sulla nostra Penisola. Tutte da valutare le eventuali conseguenze sul nostro territorio.
Martedi 7, Mercoledi 8, Giovedi 9 gennaio: giornate con tempo discreto, foschie e nebbie al mattino, nubi alte e velature durante la giornata e qualche sparuto momento più soleggiato. Temperature senza variazioni comprese tra gli 0 ed i 13 gradi.
David Sesto
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