Monitorare costantemente la frana e tutto il terreno che sta intorno e dare il più possibile assistenza alle popolazioni colpite. E sollecitare in tutto i modi il Governo affinché per la Media Valle del Serchio, e quindi anche per il comune di Barga, così duramente colpito, venga riconosciuto lo stato di emergenza nazionale.
Perché altrimenti la sorte della vecchia strada di Renaio, di Piaggiagrande e delle abitazioni rimaste coinvolte dalla frana, sarebbero definitivamente segnate. La stima dei danni oggi è stata aggiornata al rialzo: serviranno più di un milione e mezzo.
Questi gli imperativi al termine di un’altra giornata infernale per la comunità barghigiana che ancora una volta si è trovata a fare i conti con l’immensa ed imprevedibile forza della natura ed a registrare una frana che per la sua grandezza e per le sue caratteristiche è stata ritenuta più unica che rara.
Tra le ultime notizie il nuovo summit delle autorità competenti avvenuto alle 18 di questo pomeriggio. Nel primo, oggi alle 13, era stato appunto deciso di avviare un monitoraggio costante del movimento della frana, ma non solo di quello.
Più a valle infatti, i detriti della frana hanno occluso in parte il corso di un torrente, la Lopporetta, creando un invaso di circa 60 metri di lunghezza e profondo alcuni metri. Anche per questo è stato deciso un monitoraggio. Sembra che in questo caso non ci siano pericoli imminenti, ma è comunque una situazione da tenere sotto controllo perché è impossibile conoscere il comportamento di questo lago che si è formato in poche ore, in caso la diga formata dalla frana cedesse. Fortuna vuole che nella zona sottostante il torrente e la frana, non siano presenti abitazioni. Oggi pomeriggio, sul posto, l’assessore alla protezione civile Pietro Onesti con i Vigili del Fuoco ed i tecnici del comune.
Nel tardo pomeriggio di oggi anche il sopralluogo dei dirigenti regionali per sollecitare la gravità della situazione al Governo nazionale.
Si conferma inoltre con questo pomeriggio l’evacuazione dell’abitazione che si trova a ridosso del movimento franoso. In via precauzionale la decisione di allontanare gli abitanti ed il bestiame da questi terreni, troppo vicini ad un movimento franoso di cui è impossibile prevedere i comportamenti.
Unica notizia positiva di questa giornata, il salvataggio riuscito dei maialini che si trovavano in uno dei manufatti crollati con la frana di Piaggiagrande. Sono stati trovati tutti: spaventati, ma illesi.
Da ricordare anche gli altri danni non da poco subiti in questi giorni dal nostro territorio. Come già scritto negli articoli di ieri, preoccupa anche lo stato di due tralicci (di media ed alta tensione) dell’ENEL che sorgono sul greto del fiume Serchio in prossimità del ponte tra Mologno e Gallicano. Da tempo le piene stanno erodendo la costa e da tempo alle autorità competenti il Comune ha segnalato il problema dei tralicci. Da domenica uno di questi è a serio rischio. L’acqua è arrivata fino alle fondamenta e si teme per la tenuta del traliccio. Molto vicino al corso del Serchio anche il traliccio dell’alta tensione. Nella fotogallery abbiamo aggiunto anche alcuni scatti che testimoniano il danno ad uno dei tralicci.
Il Comune avrebbe interessato del problema Provincia e ENEL. Il rischio, in caso di nuove piene, è che rimanga al buio una grossa fetta del territorio della Media valle del Serchio.
Da ricordare anche la difficile situazione della zona di Montebono e Sommocolonia per la chiusura per frane della strada comunale. Sommocolonia è ancora semi isolata, per la frana in loc. Ponte dei Gasperetti. Il paese è raggiungibile, con mezzi adeguati, solo attraverso la vecchia mulattiera.
Grave è anche
la situazione della frana di Albiano. A rischio è la tenuta dell’abitazione che insiste proprio sulla frana (i cui abitanti sono evacuati già dal 5 gennaio). Si sono create delle pericolose crepe proprio a ridosso dei confini dell’abitazione, mentre la carreggiata è ormai stata completamente inghiottita dalla frana. Danneggiato anche un manufatto agricolo come si vede nella fotogallery, nella foto che su FB ci ha postato Monica Mazzei.
Su quello che è accaduto nel nostro comune e su quello che è accaduto in altre parti della nostra vallate, da registrare anche l’intervento del senatore Andrea Marcucci: “Va dichiarato lo stato di emergenza, così come richiesto dalla Provincia di Lucca, per l’alluvione che sta investendo la Toscana del nord, così come la Liguria ed il modenese. In lucchesia va subito attivato il fondo delle somme urgenze”. Marcucci chiede al Governo di riferire domani in Aula: “La Lucchesia è ormai ciclicamente colpita da alluvioni- sottolinea il parlamentare – passiamo da una calamità ad un’altra. Il maltempo che ha colpito nelle ultime ore la provincia ha provocato un vero e proprio disastro, basti pensare che ci sono circa 4 ettari di terreno che stanno scivolando a valle a Renaio. L’esecutivo deve farsi finalmente carico di un piano di messa in sicurezza del territorio e di prevenzione del rischio idrogeologico. Va previsto – conclude Marcucci – un investimento in questo settore che non può fermarsi ai 30 milioni stanziati per il 2014 nella legge di stabilità”.
Tag: piaggiagrande, traliccio, Mologno, albiano, renaio, maltempo, pioggia, frana, marcucci
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