Come era prevedibile, e come gli stessi tecnici avevano preannunciato dopo le prime ricognizioni sul territorio, sono ingenti i danni causati dal nubifragio che si è abbattuto il 18 e il 19 gennaio scorsi sull’intera provincia di Lucca e che ha creato numerose criticità, in particolare, nella Media Valle del Serchio, in Alta Versilia e nella Piana di Lucca.
La prima stima effettuata dalla Provincia di Lucca in base ai dati inviati dai Comuni colpiti dal maltempo e verificati dai tecnici provinciale, ammonta ad oltre 56 milioni di euro, cifra che si raggiunge sommando la spesa degli interventi urgenti (45 milioni di euro) sulle criticità segnalate (ben 402 su tutto il territorio), i lavori di somma urgenza (219 pari a 11,5 milioni di euro) e altre opere assolutamente prioritarie, nonché le spese di soccorso (poco meno di 90 mila euro).
I dati sono comunque ancora in continua evoluzione e le cifre, non definitive, potranno aumentare mano a mano che i Comuni, le Unioni di Comuni e i Consorzi di Bonifica invieranno eventuali aggiornamenti sul censimento dei danni.
Lunedì 20 gennaio, vista la portata eccezionale del nubifragio, il presidente della Provincia Stefano Baccelli aveva inviato alla Regione Toscana la richiesta di riconoscimento di stato di emergenza regionale, poi accordata dal governatore Enrico Rossi come comunicato dall’assessore regionale alla presidenza Vittorio Bugli nei sopralluoghi effettuati in Versilia e in Mediavalle del Serchio nei giorni scorsi.
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Si tratta di risorse che, secondo il presidente Baccelli – come ha avuto modo di dichiarare nei giorni scorsi – potrebbero essere spese per la prevenzione e la difesa del suolo e non per riparare i danni. “Investendo in un piano complessivo di salvaguarda del territorio – spiega – martoriato ormai con cadenza impressionante a causa dei cambiamenti climatici. Basta riflettere su un dato: ai 56 milioni di euro di danni attuali, che tra l’altro come spesso accade rappresentano una cifra che andrà probabilmente ritoccata verso l’alto, vanno sommati gli oltre 64 milioni censiti per il nubifragio del 20 e 21 ottobre scorsi: il totale fa 120 milioni di euro”.
Tra le oltre 400 criticità segnalate dalle amministrazioni, i comuni più colpiti risultano quelli di Camaiore (41), Stazzema (40), Massarosa (27) Seravezza (23) e Pietrasanta (20), mentre sono 52 gli episodi critici indicati dalla Provincia per le questioni di propria competenza e 41 quelli segnalati dal Consorzio di Bonifica Versilia Massaciuccoli.
Alla data di ieri (27 gennaio), in cui è stato ‘chiuso’ il primo censimento danni, risultano ancora evacuate 54 persone nell’intero territorio provinciale.
“Da parte nostra – spiega l’assessore provinciale alla protezione civile Diego Santi – abbiamo già provveduto ad inviare il dossier contenente le stime dei danni alla Regione Toscana, che ora da una parte dovrà valutare le richieste di risarcimento e, dall’altra, inserire queste cifre di dettaglio per motivare la richiesta di riconoscimento dello stato di emergenza nazionale che, se accettata, dovrebbe consentire al Governo lo stanziamento di ulteriori risorse per riparare le ‘ferite’ del nostro territorio di questa ennesima ondata di maltempo.”
La Provincia, intanto, prosegue nel suo lavoro ricognitivo delle situazioni più gravi: in particolare sulle strade di propria competenza come per la strada provinciale n. 56 di Valfegana, tuttora interrotta a causa di un cedimento piuttosto consistente della sede stradale (il paese di Tereglio collegato da questa strada è comunque raggiungibile percorrendo la via comunale Lucignana-Tereglio – ndr); per la provinciale 41 di Molazzana anch’essa interdetta al transito per una frana (anche in questo caso la strada di accesso all’abitato è quella comunale); la sp n. 10 di Arni e il monitoraggio continuo sulla sp n. 9 di Marina, in località Iacco, riaperta a senso unico alternato, così come la strada provinciale n. 48 di Villa Collemandina-Corfino.
Tag: maltempo, danni, somme urgenze, nubifragio, 18 e 19 otttobre, calamità regionale
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