Gentile assessore regionale Ceccarelli,
siamo i rappresentanti dell’assemblea pendolari Lucca-Pisa e del comitato Lucca-Aulla che già più volte ha incontrato. Siamo costretti a tornare a scriverle a causa della riorganizzazione che tra pochi giorni partirà sulla nostra storica linea.
La situazione della linea è sotto gli occhi di tutti da mesi, ritardi, soppressioni e guasti sono quello che quotidianamente i pendolari si trovano a dover affrontare. Spesso lasciano le proprie abitazioni non sapendo ne se e ne quando arriveranno a destinazione e l’incertezza aumenta sul ritorno. Il sisma avvenuto a metà dello scorso anno non ha fatto altro che aggravare questa situazione ma il problema della mala gestione della linea da parte della coppia RFi-Trenitalia la fa ancora da padrone.
Per cercare di risolvere e arginare questa deriva, già dai primi di dicembre lei iniziò a parlare di riorganizzazione generale della linea, senza dare altre indicazioni. Queste ci sono state date a metà dicembre in un incontro con il
Prefetto di Lucca, le istituzioni locali, RFI e Trenitalia. Sostanzialmente ci disse che ci sarebbe stato un cambiamento dell’orario della linea per sopperire ai problemi causati dal terremoto e ci promise, su nostra richiesta, che ci avrebbe consultato prima di approvare detto piano per valutare insieme eventuali modifiche. Non abbiamo saputo niente fino a che non c’è stata la risposta all’interrogazione parlamentare e si è fatto sfuggire sulla stampa che il 22 gennaio, oltre a tirare le fila del servizio ferrovirio per il 2013, avrebbe parlato anche della linea. Rfi in questo incontro ha presentato il piano, che entrerà in vigore da marzo, lei lo ha accettato e ha chiuso la pratica senza ottemperare alle promesse che ci ha fatto.
Il comunicato che ha fatto sulla testata giornalistica regionale non lascia aperto, cosa molto sorprendente, nessuno spiraglio a una consultazione con i comitati e il territorio e, cosa ancora più sconcertante, non fa trapelare niente di detto piano nonostante sarebbe opportuno informare l’utenza anche per organizzarsi in maniera differente. Non capiamo perché abbia approvato un piano senza coloro che ogni giorno utilizzano questi mezzi con il rischio che si creino più danni di quelli che cerca di risolvere e che i pendolari emigrino in massa verso altri più impattanti mezzi per l’ambiente.
Le chiediamo di rendere pubblico detto piano e di incontrarci quanto prima per vedere le criticità e capire come poterle risolvere. Le chiediamo soltanto di rispettare quelle promesse che ha fatto davanti al Prefetto, le chiediamo soltanto questo. Le notizie che al momento ci sono arrivate attraverso la stampa ci descrivono un piano meno impattante di quello che ci aspettavamo ma per questo non esente a prescindere da problemi.
La nostra più grande obbiezione al piano si concentra soprattutto sulla necessità stessa di un maggiore esborso da parte della regione, visto l’allungamento del tempo di percorrenza di alcuni treni che dovrà pagare, casa che non è necessaria. Come emerso da nostre rilevazione fatte dal portale Viaggiatreno, i treni che vanno verso Aulla, tra Bagni di Lucca e il capolinea, recuperano spesso parte del ritardo accumulato in partenza per i famosi “ritardi nella preparazione dei treni”. Quando non è così, è per colpa di guasti alla linea, spesso neanche nel tratto interessato dai danni sismici. Se proprio vogliamo fare un piacere a Trenitalia e RFI per allungare i tempi di percorrenza, facciamolo con il minimo disagio per i pendolari.
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