Entro lunedì, la Provincia di Lucca, raccolti i dati dai comuni colpiti, invierà la relazione alla Regione che poi si impegnerà presso il Governo per il riconoscimento dello stato di calamità nazionale.
Questo l’esito del sopralluogo in valle del Serchio e del successivo incontro con gli amministratori locali, dell’assessore regionale Vittorio Bugli che nella prima mattinata di ieri ha visitato prima la devastazione della frana di Piaggiagrande, nel comune di Barga, e poi ha effettuato un sopralluogo anche a Tereglio, sulla strada provinciale n. 56 Valfegana, interrotta per una frana da domenica scorsa.
Presso il centro intercomunale dell’Unione dei Comuni della Media Valle in Pian di Gioviano poi, il confronto con le istituzioni ed i politici locali.
Intanto è stata stilata una approssimativa stima dei danni dei giorni scorsi, calcolati in circa 5 milioni dieuro
Tra i presenti il prefetto Cagliostro, il presidente della provincia Baccelli, i presidenti delle due Unioni dei Comuni, i consiglieri regionali Remaschi e Pellegrinotti, ed i sindaci di tutti i comuni colpiti, oltre al senatore Andrea Marcucci che ha garantito il proprio impegno e quello degli altri parlamentari locali, affinché il Governo accolga la richiesta della Regione: “Chiederemo al ministro Andrea Orlando – ha dichiarato al termine dell’incontro – massima celerità”.
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“Quelle che ho visto stamani sono le ennesime ferite inferte al nostro territorio. Negli ultimi due anni – ha detto l’assessore – la Toscana ha fronteggiato almeno sette emergenze di questo tipo e ha subito danni per un miliardo e mezzo di euro. E’ evidente la fragilità del nostro territorio e, di fronte a questa, il bisogno di investire su prevenzione e salvaguardia. Come Regione abbiamo destinato 50 milioni di euro della finanziaria regionale proprio a questo obiettivo, e una significativa fetta dei finanziamenti europei della prossima programmazione 2014-2020 avranno tale finalità. Inoltre renderemo disponibile per le famiglie più colpite (e che abbiano un Isee al di sotto dei 36.000 euro) una forma di ristoro per le esigenze più immediate dell’ammontare massimo di 5.000 euro. Occorre però, lo ribadisco, che anche dal governo centrale arrivino segnali concreti in questa direzione. Non possiamo fare tutto da soli. E non possiamo continuare ad affogare di patto di stabilità, è in gioco la vita delle persone”.
“Il Governo venga qua a vedere quanto è accaduto – ha anche aggiunto – ad incontrare gli amministratori e le popolazioni, a dare risposte per i nostri territori. Propongo di organizzare quanto prima, assieme ai comuni e alla Provincia, un’iniziativa pubblica in quest’area alla presenza del Governo, del prefetto Gabrielli, dei parlamentari. Dobbiamo tenere alta l’attenzione sulla serie di eventi che è verificata in questi due anni e la cui gravità, a mio avviso, non è stata sufficientemente percepita a Roma”.
Bugli ha poi annunciato che la Giunta regionale delibererà l’anticipazione di una parte dei fondi per le somme urgenze, i 16,5 milioni che il Governo avrebbe già dovuto assicurare per gli eventi calamitosi dell’ottobre 2013.
Intanto, nelle zone più devastate della vallata, ieri anche il sopralluogo degli esperti della difesa del suolo dell’Università di Firenze, capitanati dal prof. Nicola Casagli, inviati dal Dipartimento nazionale di Protezione Civile. Tra i prossimi sviluppi, quello di un monitoraggio approfondito di alcune situazioni, come la frana di Piaggiagrande nel comune di Barga.
Dirante il sopralluogo sono stati accompagnati dall’assessore alla protezione Civile, Pietro Onesti con l’ing. Alessandro Donnini. Gli esperti si sono peraltro co0mplimentati con il Comune di Barga per la tempestività con la quale ha deciso l’evacuazione delle famiglei coinvoilte nella frana e per le decisioni prese nell’emergenza.
Presto la possibilità di uno studio più approfondito della frana con un monitoraggio mirato svolto proprio dall’Università di Firenze.
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