Il consiglio comunale all’unanimità dà il primo via libera allo stabilimento Kedrion

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Un momento storico per la comunità barghigiana e per la Valle del Serchio dove ieri sera si è avviato ufficialmente l’iter per la possibile costruzione a Castelvecchio Pascoli di uno nuovo stabilimento Kedrion. Che porterà, è stato reso noto proprio in consiglio, a pieno regime, ad occupare da 70 a 90 unità lavorative.
Momento storico ed importante, che va in controtendenza con il preoccupante andamento dell’economia nazionale e che, in piccolo, apre una strada diversa al quale posso no guardare le aziende italiane: invece di investire e costruire stabilimenti all’estero dove più blanda è la burocrazia, avere il coraggio di farlo in Italia, nonostante la cavillosità del sistema che spesso lascia pochi spazi di manovra. Perché anche in Italia si può fare.
(continua…)

Così, in linea di massima, si è espresso tutto il consiglio comunale che all’unanimità ha approvato l’atto di indirizzo riguardante l’ipotesi di uno nuovo stabilimento Kedrion a Castelvecchio Pascoli.
Un atto dovuto, ma non scontato; che comunque tiene conto del valore della decisione di Kedrion: investire nel territorio dove affondano le sua radici, nonostante in un primo tempo il nuovo stabilimento fosse stato pensato per la costruzione in Canada. Un atto di indirizzo che apre la strada per velocizzare il certo non facile iter. Che per la costruzione di un’azienda prevede in Italia il passaggio da decine di pareri di enti, autorizzazioni, prescrizioni, voti ufficiali del consiglio comunale, provvedimenti da prendere in decine e decine di uffici.
Ma qui c’è da fare presto se non si vuole perdere una opportunità unica per la zona. Definita appunto storica. C’è tempo un anno. Dodici mesi . Questo il termine che ha fissato l’azienda per avviare la produzione del nuovo farmaco che nel 2017 dovrà essere lanciato sul mercato americano in primis. Dodici mesi per completare l’iter ed avviare i lavori di realizzazione e di adeguamento dello stabilimento . Perché lo stabile c’è già, come è stato ricordato anche in consiglio. Sono i capannoni utilizzati da Kedrion attualmente come magazzino ed uffici lungo via Pascoli
“I tempi sono a dir poco stretti – ha sottolineato il sindaco – ma gli spazi per arrivare ad avviare lo stabilimento con il gennaio del prossimo anno ci sono e per questo non deve mancare il massimo impegno di tutte le istituzioni, comune di Barga in primis, a fare in modo che l’iter burocratico e procedurale vada avanti il più speditamente possibile”.
L’atto di indirizzo è un primo passaggio fondamentale. Perché permetterà all’azienda di avviare la progettazione e soprattutto di aprire nuove procedure richieste come la stipula di una convenzione con Comune di Barga e Gaia, per la realizzazione di una nuova linea di fognatura ad uso industriale e per l’adeguamento del depuratore dell’Impero a Castelvecchio Pascoli. Un intervento che sarà a carico di Kedrion, ma che permetterà di potenziare anche il sistema di scarico e depurazione dell’intero paese di Castelvecchio.
Il primo ostacolo procedurale da superare sarà invece quello per la variazione della classificazione acustica della zona in cui si trovano gli stabili che ospiteranno lo stabilimento. Il punto focale sul quale si baserà la possibile realizzazione dell’operazione. Senza questo passaggio, infatti, avanti non si va. La zona è attualmente in classe III e quindi non può prevedere per legge insediamenti industriali. C’è necessariamente da trasformarla in area di classe IV, non tanto perché con il nuovo stabilimento aumenteranno le emissioni acustiche; cosa garantita da azienda e comune, ma perché la classe IV permette l’insediamento industriale. Arpat, ASL ed altri enti dovranno certificare e dare il via libera alla variante che poi approderà in consiglio entro la fine di marzo. Solo con questo passaggio si potranno cominciare i lavori. Altrimenti tutto si ferma.
Si sono detti in proposito fiduciosi il sindaco Marco Bonini e l’assessore all’urbanistica, Alberto Giovannetti. Ma ipotesi positive in tal senso sono state espresse anche dalla dirigente dell’ufficio tecnico Daisy Ricci, chiamata ad illustrare i passaggi tecnici e procedurali.
Intanto lo stesso Comune, oltre che l’azienda, hanno iniziato a stabilire i contatti ed i tavoli di confronto con le altre autorità competenti. Già aperti tavoli di lavoro con Provincia e Regione e con il Ministero della Sanità.
Positivi in toto alla fine i pareri di tutte le forze consiliari, dalla maggioranza alle componenti dell’opposizione. Sono intervenuti Giuliano Guidi, Emma Biagioni, Luca Mastronaldi, Oriano Bartolomei per le opposizioni e la capogruppo Caterina Campani per la maggioranza; tutti sottolineando l’importanza di questa opportunità per il comune di Barga e per il territorio della Valle del Serchio, sia per la crescita occupazionale che economica. Ma anche l’importanza di essere in piccolo un esempio per il paese dove enti ed istituzioni ed un’azienda stanno facendo il possibile per dimostrare che in Italia è possibile invertire una controtendenza che vede decine di aziende fuggire all’estero.
Il voto unanime ha chiuso il punto all’ordine del giorno e ha aperto una strada che adesso dovrà procedere spedita per non perdere il treno. Prossimo passaggio in consiglio, appunto, la variante al piano di classificazione acustica. Se tutto andrà bene nel giro di pochi mesi i lavori potranno partire.

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