C’è forte preoccupazione tra le dipendenti del personale infermieristico e di sostegno della residenza per anziani “Belvedere” di Barga, dopo la notizia emersa a fine novembre, del possibile rischio di chiusura per il 50% delle residenze sanitarie assistenziali presenti in Toscana.
L’allarme è stato lanciato dalle associazioni di categoria in occasione dell’incontro avuto a fine novembre con la IV Commissione Sanità della Regione Toscana.
In realtà la situazione della Belvedere è già precaria da mesi e già a giugno un grido di allarme sul rischio occupazionale di questa e di altre RSA della Valle del Serchio, fu lanciato anche dai sindacati.
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Come sottolineano le dipendenti della Belvedere, diverse case di riposo, anche sul territorio della valle del Serchio, da tempo fanno registrare un trend negativo che sembra destinato ad aggravarsi. Un fenomeno dal quale purtroppo non è immune la “Belvedere” di Barga dove sono impiegati in totale circa 18 addetti.
Uno dei problemi della crisi che investe le RSA, sottolineano le dipendenti, è legato anche alla tendenza delle ASL di “indirizzare” l’utenza verso strutture non private in contrasto con la legge regionale che regolamenta gli accrediti , con conseguente riduzione di quote sanitarie per le strutture private.
Le ASL, denunciano, spesso indirizzano insomma i pazienti di rivolgersi alle case di cura gestite da cooperative per conto delle aziende sanitarie.
C’è poi il problema del mancato adeguamento all’indice Istat della quota sanitaria che ogni ASL rimborsa alle RSA (circa 52 euro per paziente, il resto, circa 55 euro, è versato dal paziente in base al reddito).
“La Regione – affermano le dipendenti del Belvedere – dopo anni di richieste, deve fare qualcosa per l’adeguamento Istat, ma soprattutto deve imporsi perché sia riaspettato il diritto dei cittadini di scegliere dove curarsi”.
Nell’incontro con le associazioni di categoria, in commissione, l’assessore regionale Luigi Marroni ha promesso entro Natale una verifica della situazione, soprattutto per quanto riguarda i ricoveri degli anziani e soprattutto se in qualche modo viene violata la libertà di scelta, sancito dalla legge regionale sull’accreditamento.
Ma al Belvedere la preoccupazione è tangibile. I mancati interventi per arginare una crisi che indubbiamente colpisce il settore, potrebbe essere fatale per l’occupazione di tante addette.
Tag: villa di riposo, belvedere, residenza per anziani, casa di riposo
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