Parole incatenate: quando il teatro ti coinvolge e ti sconvolge

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Uno spettacolo conturbante. Di grande effetto emotivo per tutto il pubblico. Che alla fine ha colto nel segno. Lasciando lo spettatore senza fiato, coinmvolto nelle storuie dei due protagonisti.
Lasciando il pubblico quasi svuotato, tanto da salutare i protagonisti con convinti applausi, ma sicuramente contenuti. Tenuti a freno da un’emozione che ha lasciato la maggioranza dei presenti incollati sulle poltroncine; ancora a riflettere sull’ennesima conferma di quanto crudele possa essere la mente umana.
(continua…)

Così “Parole incatenate” il bel testo teatrale di Jordi Galceran portato in scena da Claudia Pandolfi e Francesco Montanari, l’ex Libanese di “Romanzo Criminale”, ancora nelle vesti del cattivo della situazione, ma in una chiave più cerebrale dove violenza e crudeltà si mescolano in un mix davvero sconvolgente, con la grande fragilità umana.
Una storia profonda e complessa, che ci porta all’interno della mente e dei ragionamenti di un seria killer e della sua vittima; un duello senza esclusioni di colpi, un testo che non dà respiro, magistralmente interpretato dalla Pandolfi e forse ancor di più dal Montanari; e diretto alla grande da Luciano Melchionna, che indubbiamente ha saputo mettere insieme uno spettacolo dove tanto vale la prova degli artisti quanto l’installazione teatrale, la musica, la scenografia. L’intelligente ambientazione in un vecchio cinema abbandonato dove lo schermo torna a vivere e sottolinea ed accompagna il racconto degli attori e lo svolgersi della trama.
Un teatro nuovo ed anche classico, se non altro nella riproposizione classica della “vittima/carnefice”, dove però il ruolo che impersonano i protagonisti non è mai scontato e spesso confonde ad arte il pubblico.
Uno spettacolo indubbiamente diverso da quelli che hanno aperto la vivace e coinvolgente stagione di prosa barghigiana, ma dal grandissimo impatto emotivo. Che ha lasciato il segno nel pubblico.
Confermando così l’alto livello della programmazione 2013/14 del “Differenti”. Merito del lavoro congiunto di Fondazione Toscana Spettacolo ed ufficio cultura del comune di Barga.

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