Il Comitato per la sanità della Valle del Serchio in difesa della localizzazione del Piano Pieve per il nuovo ospedale.
Ecco il suo comunicato con l’appello rivolto ai sindaci.
“La notizia è enorme: il Presidente Rossi ha confermato la volontà di costruire anche sul Piano Pieve, sito votato dalla Conferenza dei sindaci, un ospedale completo, con più di 120 posti letto e tutti i servizi oggi presenti in Valle del Serchio, dal Pronto Soccorso al Punto nascite, dall’Ortopedia alla Chirurgia. Un obiettivo quindi a portata di mano, se non per la clausola posta da Rossi: tutta la Valle deve accettare questa soluzione, anche quella metà dei sindaci che ritengono di aver “perduto” l’insana lotta sulla localizzazione.
Una mossa tattica questa del presidente: un Rossi pavido, che scommette tutto sulla maledetta divisione campanilista della nostra zona per fuggire dalla propria responsabilità politica, dal proprio dovere di decidere e agire. Una mossa rischiosa, però, dal punto di vista di una Regione che sta tagliando in tutta la Toscana: se davvero la Valle capisse il momento, e superasse quei localismi che la stanno uccidendo? La possibilità c’è, se è vero che i sindaci contrari a Piano Pieve hanno sempre motivato la propria posizione esprimendo dubbi riguardo alla dotazione dell’eventuale ospedale: pochi mesi fa, il sindaco di Barga Bonini affermava: “Ho sempre detto che non mi impunto su Mologno: se venisse proposto un ospedale in grado di offrire i servizi necessari per la popolazione della Valle, anche se per me sarebbe più baricentrico Mologno, è ininfluente costruirlo dieci chilometri più a monte o più a valle. L’importante, ripeto, è il tipo di ospedale e di sanità che andremo a realizzare”; il sindaco di Molazzana, Simonetti: “Se qualcuno mi assicura che l’ospedale alla Pieve e l’ospedale a Mologno avranno la solita tipologia, non ho nessun problema a votare per la Pieve”; il sindaco di Bagni di Lucca, Betti: “ Io sono prontissimo, se si sceglie per la Pieve, a dire che deve essere nelle stesse proporzioni e con gli stessi servizi: a quel punto ci sarà da combattere tutti insieme”; il sindaco di Borgo a Mozzano, Poggi: “ Un ospedale nuovo qui a pochi chilometri, qualsiasi sia il sito, è da noi di Borgo a Mozzano fortemente sentito”; Giurlani, Fabbriche di Vallico: “Io non ho problemi col fatto che venga fatto alla Pieve: il problema è la garanzia dei servizi”; Giannini, Vergemoli: “Individuato il sito di Pieve Fosciana, su quello lavorare per creare un ospedale adeguato”.
È il momento di essere chiari: i timori riguardo a dimensioni e livello del nuovo ospedale, sono ufficialmente scomparsi. Sindaci, esistono altri motivi per bloccare questo investimento in Valle del Serchio? Un progetto da voi stessi sbandierato per anni quale unica soluzione per il nostro futuro? I cittadini chiedono sincerità”.
Tag: enrico rossi, ospedale unico, comitato per la sanità della valle del serchio, piano pieve, localizzazione, sanità
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