L’ultimo giorno della Visita Pastorale a Barga ha visto i fedeli confrontarsi con una tematica tanto attuale quanto interessante per la nostra terra, vale a dire il rapporto tra liturgia ed arte.
Presso la chiesa di Santa Elisabetta il Vescovo Benotto ha celebrato messa con il proposto don Stefano, i cappellani don Shyam e don Giovanni e Mons. Timothy Verdon. Mons. Verdon è uno storico dell’arte formatosi alla Yale University e che vive in Italia da 47 anni. Dal 1994 è sacerdote a Firenze, dove dirige sia l’Ufficio Diocesano dell’Arte Sacra e dei Beni Culturali Ecclesiastici, sia il Museo dell’Opera di Santa Maria del Fiore. Mons. Verdon è anche Direttore del Centro per l’Ecumenismo dell’Arcidiocesi Fiorentina, e proprio attraverso l’ecumenica Community of Jesus, installatasi da qualche mese a Villa Gramigna, ha conosciuto Barga.
Il Vescovo ha sottolineato due parole tratte dalle letture di oggi: “testimonianza” e “contemplare”. La testimonianza concreta di vita cristiana è la chiave d’accesso che ci consente di contemplare il mistero di Dio. I segni stessi della liturgia, pregni di simbolismo, si coniugano a un contenuto oggettivo e profondo, alla vita eterna che oggi intravediamo e domani contempleremo.
Mons. Verdon ha poi tenuto un intervento su “L’impatto delle immagini nei luoghi di culto”, sottolineando come l’arte e le immagini siano ormai parte integrante della liturgia, di per sé visiva. Gesù stesso è la Parola eterna del Padre fatta carne perché noi potessimo vedere. Il desiderio di contemplare il volto di Dio, insito nell’uomo, veniva frustrato nell’Antico Testamento, mentre nel Nuovo Dio ci ha voluto mostrare sé stesso nella nostra stessa carne. Perciò, sin dalla tardo antichità, la presenza di immagini nel luogo di culto è stata diffusissima: la Chiesa ha da subito preso sul serio la “visibilità” della salvezza di Dio, dandoci immagine di ciò cui siamo destinati.
Ha concluso l’incontro l’intervento del prof. Filippo Rossi, affermato artista contemporaneo, sul ruolo dell’arte nel luogo liturgico.
Tag: Giovanni Paolo Benotto, Stefano Serafini, vicariato del barghigiano, visita pastorale
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