Danni per circa 6 milioni di euro alle strutture pubbliche (tra somme urgenze ed interventi per la successiva e definitiva messa in sicurezza del territorio); danni per qualche milione di euro per privati ed aziende del territorio. La necessità di ottenere non solo i finanziamenti per la copertura delle somme urgenze che pare saranno garantiti, ma anche per il completo ripristino del territorio. Perché i Comuni con i propri fondi non ce la possono fare, e invece l’equilibrio del territorio è ormai seriamente compromesso ed il rischio, se non si interverrà presto ed adeguatamente, è che quantità di pioggia minori di quella caduta lo scorso 0 e 21 ottobre, possano comunque causare danni importanti.
Questo il bilancio definitivo dei danni del maltempo del 20 e 21 ottobre nel comune di Barga, stilato dal sindaco Marco Bonini e dall’assessore alla protezione Civile Pietro Onesti, nei giorni successivi al termine delle presentazione delle richieste danni da parte dei privati, il cui censimento scadeva il 6 novembre scorso.
La segnalazione ufficiale dei danni per privati ed attività produttive è arrivata a 185 richieste danni, ma si sa che comunque, in generale, sono state circa 1500 le persone che hanno subito danni. I danni ai privati segnalati al comune vanno da poche migliaia di euro a somme invece da capogiro: anche 20-30 mila euro.
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In molti comunque, non hanno presentato nemmeno la richiesta danni, forse sfiduciati in partenza dalla possibilità di ottenere una qualche forma di risarcimento pubblico che alla fine spetterà forse alle famiglie con redditi più bassi. I primi soldi, almeno per i privati, arriveranno entro Natale da parte della Provincia di Lucca, ma non saranno che pochi spiccioli: circa 1 milione di euro da suddividere per tutti i 144 comuni colpiti dai danni. Si attendono poi i contributi regionali, ma comunque sia i risarcimenti, bene che vada, arriveranno a non più di 5000 euro nei casi più gravi. E solo per i privati perché le aziende dovranno attingere esclusivamente a fondi propri o, al massimo sulla possibilità di crediti agevolati (forse) nei finanziamenti
Riguardo appunto le aziende, la conta definitiva parla di 40 attività produttive danneggiate.
Alto anche il numero dei veicoli danneggiati che sono stati 21.
“Quello che abbiamo vissuto nelle settimane scorse – commentano il sindaco Bonini e l’assessore Onesti – è stato sicuramente un evento straordinario che ha creato danni importanti al pubblico ed al privato, cittadini ed aziende. Un evento che ci ha messo tutti in seria difficoltà
Per quanto riguarda il Comune si conferma , per danni a infrastrutture ed edifici pubblici, la stima delle somme urgenze di oltre 1 milione e 150 mila euro. Mentre in generale, considerato anche gli interventi di ripristino, la somma dei danni sale a 6 milioni di euro circa. Stiamo continuando a lavorare per ripristinare le problematiche che ancora sono presenti”.
C’è poi il problema delle persone che ancora sono fuori casa: “Stiamo lavorando per riportare le famiglie nelle loro abitazioni, ma dobbiamo pensare anche a come aiutare queste persone. Servono in molti caso interventi ingenti per la messa in sicurezza di versanti, corsi d’acqua e frane che minacciano ancora abitazioni ed attività economiche”.
Bonini e Onesti si soffermano infine su una delle problematiche più sentite per il territorio in gnerale: la chiusura della strada di Mologno, danneggiata da diverse frane e che sta causando grossi disagi anche ai trasporti pubblici che solitamente utilizzavano questo collegamento; costretti adesso ad utilizzare le viabilità alternative con disagi e ritardi per tutti i pendolari: “Siamo impegnati a fondo anche per riaprire la strada del Piangrande anche per ovviare alle problematiche dei trasporti pubblici. Purtroppo non si tratta di tempi brevi. L’obiettivo è di cercare almeno di aprire il collegamento a senso unico alternato, ma questo non avverrà prima di un mese, soprattutto per risolvere e mettere in sicurezza la grossa frana che si è mangiata anche un tratto di carreggiata.
Sarà comunque una riapertura parziale e provvisoria perché dovranno poi seguire i ripristini definitivi che riguardano diverse frane e soprattutto la messa in sicurezza del versante a monte”.
Già, l’importanza della messa in sicurezza definitiva delle principali ferite inferte al territorio. Ecco che cosa ne pensano gli amministratori locali: “Oggi abbiamo un territorio particolarmente fragile – precisa il sindaco – Troppe volte in passato non sono stati finanziati i ripristini , i lavori per metterci in sicurezza anche per gli anni successivi. Gli enti locali non hanno avuto la possibilità di farlo direttamente per mancanza di fondi e lle loro richieste non sono mai state prese in considerazione, ma stavolta così non può essere. Abbiamo chiesto con forza il finanziamento dei ripristini perché se non riusciremo a metter in sicurezza il territorio, mancherà l’equilibrio giusto per affrontare nuove emergenze. La metà della pioggia di quella che è caduta potrà creare gli stessi danni”.
Tag: 21 ottobre, 20 ottobre, risarcimenti, ripristini, somme urgenze, maltempo, danni
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