Barga non solo terra di cultura, arte ed ospitalità, ma anche luogo di intensa spiritualità e di scambio ecumenico. Lo sostengono i componenti della Community of Jesus (Comunità di Gesù),
una comunità monastica ecumenica fondata negli anni ’70 negli Stati Uniti, che tende a favorire lo scambio, il ravvicinamento di tutti i cristiani delle diverse chiese e che vive seguendo i principi della tradizione benedettina, secondo lo spirito dell’Hora et Labora; cercando soprattutto di sviluppare la spiritualità attraverso la pratica dell’arte sacra nei suoi vari aspetti.
Una vita benedettina quella dei componenti di questa comunità monastica, che raccoglie fedeli di religione anglicana, battista ed anche cattolica, la cui missione è di essere una fedele testimonianza del Vangelo, e di glorificare lo spirito cristiano attraverso il culto, la vita comune, le arti creative e l’ospitalità.
Il centro principale della Community of Jesus si trova nella incantevole baia di Cap Code, negli Stati Uniti, sulla costa orientale, dove è stato creato un monastero in cui 275 uomini, donne e famiglie vivono insieme una vita monastica ispirata ai precetti benedettini e dove sorge una Basilica, la Chiesa delle Trasfigurazione, costruita come espressione contemporanea dello stile architettonico delle basiliche cristiane del 4 ° secolo.
A Barga dall’aprile 2013, rilevando la storica villa Gramigna, che sorge sopra le mura medievali del castello, questa comunità ha fondato il centro ecumenico per l’arte e la spiritualità “Mount Tabor” che si propone di ispirare e promuovere le arti visive e performative, organizzare e sostenere i programmi e le opportunità educative, e di facilitare lo scambio ecumenico. Nella “Via Sacra”, questo il nome con la quale è stata ribattezzata la storica villa, si segue un’esistenza ispirata appunto alla vita monastica e per la ricerca della pace attraverso la contemplazione, la preghiera e lo studio e l’applicazione dell’arte.
A Barga, luogo da sempre abituato allo scambio tra i popoli di tutto il mondo, questa comunità ha da subito trovato accoglienza ed ospitalità e da subito si sono instaurati buoni rapporti con la comunità cattolica locale.
Da mesi ormai vediamo fratelli e sorelle di questa comunità, con i loro sai grigi e neri, in giro per la cittadina; spesso presenti alle principali cerimonie religiose barghigiane e sicuramente è arrivato il momento di conoscere meglio questa nuova realtà che si è avvicinata alla cittadina.
E’ peraltro l’unico centro che la “Community of Jesus” ha creato in Italia ed il perché di questa scelta ed anche il perché della scelta caduta sulla piccola cittadina barghigiana ce lo hanno spiegato gli amministratori del Centro di Mount Tabor, Blair Tingley e Christopher Kanaga che abbiamo intervistato grazie alla collaborazione dell’amico Michael Biagi in qualità di interprete.
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Perché l’Italia, perché Barga?
“Con l’Italia avevamo già importanti rapporti perché molte delle opere che abbelliscono la Basilica di Cape Code provengono e sono state realizzate da artisti italiani. Da qui l’idea di sviluppare maggiori rapporti con l’arte sacra italiana.
Barga poi è stata una speciale scoperta. Qui abbiamo trovato, circondati dai monti, il luogo ideale, la serenità, la tranquillità per portare avanti i precetti della nostra vita monastica.
La visita al Duomo è stata poi illuminante. Abbiamo trovato in questo luogo un senso fortissimo di spiritualità che, lo si avverte chiaramente, proviene fin dai tempi passati ai giorni nostri e che ci ha molto colpito e ci ha fatto sentire molto vicini a questo luogo sacro. Qui del resto sono tanti i simboli cristiani che ritroviamo anche nel paesaggio: la stessa Pania della Croce, che possiamo ammirare davanti a noi e che porta il nome della Croce di Cristo. Un’altra delle cose che ci ha colpito e ci ha fatto sentire nel luogo giusto.
Da qui la scelta di Barga, favorita anche dalla vita e le tradizioni religiose di questa comunità che abbiamo particolarmente apprezzato.
Alla fine non siamo stati noi a trovare Barga, ma a Barga a trovarci ed a chiamarci ed a farci sentire qui più che in altri luoghi, un forte richiamo verso la spiritualità”.
In quanti siete presenti nel centro di Barga?
“A Barga vive una piccola rappresentanza della Comunità: fratelli, sorelle ed anche famiglie che si alterna nella presenza alla “Via Sacra”, quella villa che ci offre tutte le opportunità per portare avanti la nostra missione: l’opportunità di espandere la propria missione, promuovere lo studio degli aspetti centrali della spiritualità della vita monastica comunitaria, l’arte sacra e lo scambio ecumenico a livello internazionale”.
Quali sono i rapporti con la chiesa cattolica?
“Ci sono sempre stati fin dagli anni ’70 buoni rapporti con la chiesa cattolica.
In Toscana in particolare ci sono ottimi rapporti con l’Arcidiocesi di Firenze, e poi con quella di Pisa, che hanno sicuramente favorito la creazione del Centro di Monte Tabor, a Barga .
Tutto nasce dalla collaborazione con l’Ufficio di Arte Sacra dell’Arcidiocesi di Firenze , per l’organizzazione di un simposio sulla esperienza della Comunità nella costruzione della Chiesa della Trasfigurazione a Cape Cod, decorata con opere di maestri provenienti da Italia, Irlanda, Francia, Germania e Stati Uniti. Un convegno che si è svolto a Firenze nel mese di ottobre 2011.
Per quanto riguarda Barga e la sua comunità cattolica, siamo stati da subito accolti con grande ospitalità, a cominciare dal vescovo della Diocesi mons. Benotto e con lui il proposto don Stefano e tutti i sacerdoti della cittadina.
Faremo tutto il possibile per sviluppare questa amicizia e lo spirito di scambio ecumenico e per partecipare a tutti i momenti importanti della vita religiosa locale.
Peraltro siamo stati accolti non solo bene dal clero, ma anche da tutta la comunità barghigiana che ci ha dimostrato grande calore e simpatia”.
Che cosa fare per conoscere meglio i precetti e la vita di questa comunità?
“Come prima cosa visitare il nostro sito creato appositamente per l’esperienza di Barga: www.mounttabor.it dove si illustra tutto quello che è il Centro di Mount Tabor.
Sul sito peraltro saranno sempre aggiornati tutti gli eventi artistici e culturali che organizzeremo, alcuni dei quali proprio a Barga.
Presso questa dimora stiamo inoltre realizzando una mostra permanente delle principali opere e dei decori che si trovano presso la Chiesa della Trasfigurazione e che presto, non appena terminata, sarà aperta al pubblico”.
Tag: community of jesus, via sacra, mount tabor, villa gramigna, betty pugsley, christopher kanaga, blair tingley, barga
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