Giornata “fornacina” per S. E. Mons. Giovanni Paolo Benotto che, mercoledì 20 novembre, ha incontrato la realtà ecclesiale e paesana delle tre parrocchie facenti parte dell’Unità Pastorale nel contesto della Visita Pastorale.
Nel pomeriggio l’Arcivescovo ha celebrato la S. Messa per anziani e ammalati presso la chiesa di Cristo Redentore, occasione fortemente voluta dal parroco P. Antonio Pieraccini: tantissime le persone convenute che hanno ricevuto dalle mani di Benotto la benedizione e l’unzione per gli infermi.
In serata ha avuto luogo l’incontro con le associazioni dell’Unità Pastorale, moderato da Giovanni Lucchesi che ha sottolineato il grande impegno e la buona volontà dei parrocchiani, spesso impegnati a compartecipare a più attività, elemento che emergeva nettamente anche dagli stessi presenti alla serata.
Erano presenti il mensile Fornacinforma e i Donatori di Sangue di Fornaci, rappresentati da Lucchesi, il Volley Club Fornaci e i Donatori di Sangue di Filecchio con Lorenzo Tonini, i Donatori di Sangue di Ponte all’Ania con Stefano Montinaro, il presidente del MotoClub Fornaci Alessandro Marchi, il presidente del CIPAF Guido Santini, la Pesca Sportiva col dirigente Renato Zanelli, il Judo Club rappresentato da Enzo Pardini, l’US Fornaci con Flavio Toni e il capitano Tommaso Cecchini, il Comitato Fornaci Vecchia capitanato da Giovanni Caproni, la Schola Cantorum di Nilo Riani e il Coro Pieve di Loppia – Tiglio di Valentino Moriconi, il presidente del Comitato 1° maggio Nicola Barsotti, il presidente di Fornaci 2.0 Patrizio Giovannelli, il Piccolo Coro Chiacchiere Sonore con Rita Bonanzinga e Anna Stella Poli, i Marinai d’Italia con Maurizio Bianchi, piccole rappresentanze dell’Associazione delle Maestre Cattoliche e dei volontari della Sagra della Polenta di Filecchio.
Un panorama quantomai variegato: come ha notato l’Arcivescovo, la presenza così abbondante di associazioni non può che indicare una risposta a molti stimoli presenti. In questo modo mettere in comune le forze non è solo un mezzo per sconfiggere l’individualismo imperante, ma anche per portare avanti le relazioni e le conoscenze.
Il bisogno di luoghi e occasioni di incontro si afferma vieppiù, soprattutto tra i giovani, ma se le cose nascono facilmente e sull’onda dell’entusiasmo è con l’impegno quotidiano e la gratuità del volontariato che le si porta avanti. Ciò permette sia di promuovere una cultura della condivisione che una realtà educativa volta a costruire una socialità migliore.
L’incontro è poi proseguito con un dibattito partecipato, nel corso del quale gli associati hanno presentato le proprie attività.
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