Un importante ritrovamento fossile sul monte Omo

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Un importante ritrovamento fossile sta per andare ad arricchire quanto già conservato presso il museo civico del territorio di Barga a Palazzo Pretorio.
Si tratta di un’impronta di Paleodyction, resto fossile la cui natura è ancora ampiamente dibattuta .
A dare la notizia del ritrovamento è Raffaello Lucchesi, fondatore e presidente onorario del Gruppo Mineralogico e Paleontologico di Fornaci di Barga, il quale cede il merito della scoperta all’amico Emilio Lammari, “scopritore” materiale del fossile. (continua…)
Il ritrovamento è avvenuto nell’agosto 2013 sull’appennino di Barga, alle pendici del monte Omo mentre Emilio Lammari era intento a raccogliere mirtilli: questa zona, adesso ad un’altezza di 1859 metri sul livello del mare, un tempo fu ambiente marino ed il Paleodyction (nella foto di Borghesi) è stato rinvenuto su rocce siltitiche appartenenti a un complesso roccioso che risale all’oligocene superiore- miocene inferiore.
Secondo i paleontologi il Paleodiction appartiene al gruppo chiamato graphoglyptidi, tracce fossili che si trovano normalmente come calchi sulla superficie inferiore delle torbiditi distali.
Non è noto quale creatura formi le strutture esagonali tipiche del Paleodictyon ed il dibattito tra gli scienziati è aperto sulla possibilità che si tratti delle tane dell’”animale” del fossile dello stesso o, ipotesi più recente, di una spugna silicea primitiva.
Comunque sia l’importante ritrovamento, che da lustro al locale gruppo mineralogico e inorgoglisce il suo presidente e lo stesso Emilio Lammari, non nuovo a ritrovamenti di fossili (alcuni anni fa, nel torrente Corsonna, rinvenne fossili di gasteropodi di acqua dolce) sarà presto esposto al museo Civico andando ad arricchire la raccolta di reperti che testimoniano la vita preistorica delle nostre terre.

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