Perché non si interviene per risolvere il vistoso avvallamento del manto stradale lungo la circonvallazione di Barga? Non si rischia che qualcuno prima o poi si faccia male? Se lo chiede una nostra lettrice che ci fa notare il problema che interessa il tratto di circonvallazione di Viale Marconi, nei pressi dell’ex centrale dell’ENEL. La strada è di proprietà della Provincia, visto che si tratta della strada provinciale che da Fornaci, attraverso Barga, giunge a Castelvecchio, ma al di là delle disquisizioni su chi ne sia il responsabile resta il fatto che questo avvallamento sta destando preoccupazione. In auto si avverte meno, ma passandoci sopra con un mezzo a due ruote si avverte distintamente il dislivello del fondo stradale.
Il problema risale a questa estate e forse anche a prima, ma indubbiamente con le piogge torrenziali dei giorni scorsi, sembra proprio che la strada sia sprofondata ancora più in basso. Non se ne è accorta solo la signora che ci segnala il problema, visto che qualcuno ironicamente, con della vernice rossa, ha “incorniciato” il dislivello e ci ha scritto sopra: “buca”. La nostra lettrice si chiede comunque quando e se le autorità competenti vorranno intervenire. La sua paura (e come non condividerla) è che l’avvallamento si trasformi un una voragine dove magari potrebbe restare coinvolto un mezzo in transito.
Al di sotto della strada, proprio in quel punto passa una specie di cunicolo che si può notare scendendo nel sottostante parco Buozzi. Non si capisce esattamente se attualmente quel cunicolo faccia parte del reticolo idraulico di sfogo delle acque piovane raccolte dal centro storico di Barga. Le piogge cadute in questi giorni hanno comunque interessato il condotto, tanto che i mattoni posti a sua chiusura sono caduti a terra, forse a causa della forza dell’acqua che poi si è riversata sul terreno sottostante.
Di questo cunicolo si conosce anche la sua funzione nel passato. Ne ha parlato recentemente il nostro storico Pier Giuliano Cecchi in suo resoconto sulla Barga sotterranea.
Il cunicolo sarebbe
collegato alla storia dell’attiguo Palazzo Salvi, ieri Niccoli e Carlini. Ecco che cosa scrive in proposito Cecchi:
nel ingresso di Palazzo Salvi cui ingresso sulla via ricordata, subito a destra, presenta una piccola porta (nella foto) che conduce a una sorta di galleria. Si vorrebbe che questa arrivi sino a Porta Reale, però la storia non parrebbe questa e, forse, è risalente al sec. XIX, quando il palazzo era dei Carlini, una delle più notevoli famiglie di Barga, i cui antenati, nel corso del sec. XVI, avevano ricevuto la cittadinanza fiorentina.
Entrando nei fatti, quando circa l’anno 1830 si dette inizio alla strada che dal Fosso andava al Giardino, si dovette intervenire anche su un possedimento dei Carlini esterno al loro palazzo, oggi Salvi. In questo bene avevano il possesso di un pozzo, anticamente appartenuto al popolo del quartiere di Borgo, poi divenuto dei Carlini e dei Manfredini, quest’ultimi abitavano un poco più sotto, nella casa che oggi è di Paola Turri.
Uscendo dal palazzo i Carlini avevano l’accesso diretto al pozzo, che il passaggio della nuova strada andava a interrompere. Fecero dei giusti reclami e dal Comune fu loro accordato il permesso di costruire una galleria che passava sotto la strada. Il pozzo è ancora visibile salendo via Marconi precisamente sotto la seconda curva, di fronte al palazzo Salvi. Sporgendosi dalla ringhiera vediamo lì sotto una sorta di tombino che lo chiude, con accanto delle scalette che vi consentono la salita.
Tutto sembrerebbe confermare questa ipotesi, vista l’ampiezza del tunnel, ma al di là di questo è sicuramente la sua presenza la causa dell’avvallamento della sede stradale: causato da un cedimento strutturale del cunicolo stesso.
Ora resta la domanda, che giriamo alle autorità competenti. Quando, se e come si interverrà per risolvere il problema?
Tag: palazzo salvi, strada provinciale, circonvallazione, via marconi
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