Il giorno dopo. Passata l’emergenza è cominciato nelle zone più colpite il lavoro per cercare di rimettere a posto, di risolvere i danni, di togliere pietre e fango, di ricostruire. E’ soprattutto la gente quella che si sta rimboccando le maniche anche perché questa ondata di maltempo è andata soprattutto a colpire in modo particolare le proprietà private e quindi i danni richiedono, purtroppo, un interessamento diretto della gente.
Se le infrastrutture pubbliche non sono passate immuni, sono stati i privati a risentire dei guai maggiori e adesso ci sarà da capire quanto, come e perché in alcune problematiche ci possa essere o meno un intervento pubblico, soprattutto per la regimazione delle acque che in questo caso, come in passato, si dimostra un tema fondamentale per poter prevenire disastri di questa portata.
Cresce, oltre alla rabbia, anche il disappunto per lo stato di canali e fossati, disappunto e critiche che coinvolgono anche il
comune e le altre autorità competenti.
A Castelvecchio forse, l’atmosfera che si respira è la più pesa, come si è sentito anche in un’intervista andata in onda su una tv nazionale ieri sera.
A Fornaci, a Mologno, a Castelvecchio ed anche in altri centri, fervono comunque i la vori; la gente lavora per rimediare ai guai causati dal maltempo. Lavori che sono iniziati fin dalle prime ore di luce di lunedì e che vengono portati avanti con grande forza di volontà e mai con rassegnazione. A dimostrazione dell’operosità di cui siamo in grado da queste parti.
In questo clima si inserisce però la preoccupazione per il maltempo atteso per la giornata di domani. Sono attese piogge forti. Forse, quasi sicuramente, ce lo auguriamo tutti, non della portata di quelle di lunedì notte, ma comunque in grado di creare qualche pensierino soprattutto di fronte ad un terreno reso particolarmente pesante ed instabile dalla colonna d’acqua caduta nei giorni scorsi. E dove ancora si lavora per rimuovere frane, fango e detriti.
Non mancano certo i grattacapi anche per chi gestisce la cosa pubblica che deve organizzarsi come può e con le forze in campo, in questa situazione insufficienti, per rispondere ancora alle richieste di aiuto della popolazione più colpita. Tante delle decine e decine di frane non sono state ancora rimosse. E’ il caso della località Domenichetti, sopra Catagnana, dove la gente del posto attende ancora che arrivi un mezzo per poter riprendere a transitare con le auto che non possono più uscire. Qui peraltro è presente una delle frane più preoccupanti che sta minacciando da vicino un’abitazione dove vivono tre famiglie che ieri sono state invitate a lasciare casa per motivi di sicurezza.
Ancora sarebbero in corso le valutazioni sul come intervenire sulla frana che minaccia un altro gruppo di case sulla via di Seggio, sulla strada Tiglio-Trine. La frana si è staccata diversi metri a monte della strada, superando le palificate di rinforzo che erano state realizzate solo pochi anni fa. E terra e fango si sono appoggiati ad un abitazione ed hanno ostruito completamente la circolazione. Il fango è entrato anche in una delle case tanto che durante la fuga una ragazza è stata trascinata dalla mota che entrava dalla porte e solo grazie all’intervento del padre che l’ha afferrata non è stata travolta. Qui un uomo è poi dovuto uscire dalla finestra di casa perché il fango aveva ostruito l’uscita.
La frana sembra ancora instabile e soprattutto rischia di scaricare una notevole quantità di detriti a valle, se si muovesse ancora.
Tra gli interventi che sicuramente dovranno impegnare a fondo il comune quello sulla strada di Mologno. Nel punto a monte del fiume che si è creato sopra le case evacuate in loc. Meuccio, si è staccato un pezzo di strada ed è franato a valle, creando una specie di voragine, tutto il poggio sottostante.
Più in basso ci sono altre frane sulla strada, ma sicuramente questa richiederà interventi più delicati e costosi.
A valle, come detto, le case di Loc. Meuccio. Tra le più colpite dal maltempo. Con la gente che si chiede che tipo di aiuto avrà dalle istituzioni per quanto è accaduto e che è molto preoccupata. Preoccupati anche gli abitanti di Loc. Ai Luchi, poco più avanti sulla strada SR 445. Qui la forza dell’acqua ha creato una grande ne e si è mangiata un pezzo di strada ed anche qui è stato necessario l’evacuazione delle abitazioni.
A livello generale comunque, non è dato sapere ancora l’esatta entità dei danni, né se tutte le problematiche sono state ancora monitorate. Di sicuro, per quanto riguarda le frane verificatesi sul territorio, si parla di diverse decine. Tra queste anche una serie di smottamenti sul versante sottostante la chiesa di Castelvecchio. Un versante che sovrasta alcune case che, anche dopo i pareri dei geologi, a quanto si sa, sono state evacuate. Sembra infatti che questo versante risulti ancora piuttosto instabile. Anche qui ci sarà da capire come intervenire per evitare guai maggiori, sia per la chiesa che per le abitazioni sottostanti.
Poco più in là anche la scuola materna di Castelvecchio. Non a rischio frane, ma qui l’acqua ha allagato il locale caldaie e sicuramente qualche problema c’è. Potrebbe esserne a rischio la riapertura?.
A proposito di scuole sicuramente è rinviata a data da destinarsi l’aperura delle palestre dell’ISI di Barga completamente allagate. Qui ci sono anche alcune aule con infiltrazioni d’acqua, ma se il tempo non regalerà alcune soprese le scuole superiori dovrebbero comunque riaprire i battenti per giovedì.
Alcuni problemi in corso di verifica, a quanto risulta, anche presso la scuola dell’infanzia di Filecchio.
L’ordinanza di chiusura delle scuole di tutto il comune, vale comunque fino a domani, mercoledì 23 ottobre. L’obiettivo del Comune sarebbe quello di non posticipare ulteriormente la ripresa. Dipnderà anche dal maltempo previsto per domani alla fine.
Per concludere la situazione strade. Restano chiuse alcune strade principali come appunto quella di Mologno e la provinciale di Loppia che è la strada principale di accesso al capoluogo. Resta il problema di accesso anche per gli abitanti lungo la Tiglio-Trine di cui parlavamo prima; che anziché da Filecchio devono ora percorrere diversi chilometri in più e salire e poi ridiscendere da Tiglio.
Situazioni difficili anche in tante altre strade comunali. Anche in questo caso la speranza è che il maltempo non metta ulteriormente in crisi il nostro reticolo viario.
Tag: allagamenti, frane, smottamenti, maltempo
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