I Fabbrici, la famosa famiglia di acconciatori che nella nostra Valle ha ben due saloni, a Milano, sono ormai di casa. Tanti gli appuntamenti che li vedono protagonisti in quella che è universalmente nota come “città della moda”. A settembre, ad esempio, sono stati impegnati nell’importante evento organizzato da Camera Nazionale della Moda Italiana: “Milano Moda Donna”.
Le sfilate della collezione donna sono il momento più atteso dal fashion system internazionale. Le sfilate sono state oltre 170 con presentazioni che hanno promosso le maison che hanno reso celebre il Made in Italy nel mondo, supportando i nuovi talenti che fanno del mondo della moda, un ambito in continua evoluzione.
“La Settimana della moda femminile della città meneghina, per il guardaroba della primavera-estate 2014, è durata un soffio” ci ha confessato Ilaria che poi ha aggiunto: “la settimana ha lasciato con sé tante belle emozioni e tantissimi trend da non sottovalutare per la prossima stagione estiva. Non è semplice riassumere in poche parole i nuovi trend perché ogni stilista ha sfoderato qualche asso nella manica. Ciò che è sicuro riguarda i contrasti netti tra bianco e nero e le tinte metallizzate. Le linee saranno morbide e andranno per la maggiore i look composti da diversi pezzi e caratterizzati da molti accessori, soprattutto cappelli e bijoux”.
Continua, Ilaria: “Noi, sotto i cappelli,come nel caso della sfilata di Francesca Liberatore abbiamo lavorato sulle lunghezze con una tecnica di torchon indispensabile per realizzare l’acconciatura estiva 2014, chiamata Effetto Sirena ,ciocche ondulate mai iperdefinite,luminose ma non lucide in grado di richiamare quell’effetto salsedine che solo il mare sa dare! Negli intrecci, ottime variazioni sul tema…trecce a spiga, morbide sulla nuca, laterali e a chiudersi sulla lunghezza che rimane libera ma con un effetto leggermente , d’ordine Animo Rock, il ciuffo frontale da abbinare a quella linea di per se romantica deve necessariamente contrastare e ribellarsi anche con qualche capello che cade libero, come nel caso di Mauro Gasperi”.