Come l’Osservatorio per la Sanità nella Valle si è allarmato per certe dichiarazioni del direttore generale ASL 2 D’Urso, così l’assessore alla sanità di Castelnuovo Franco Bianchini teme per il reparto di ortopedia che pare “insidiato” dalla concorrenza del Campo di Marte.
Pronta la replica dell’Azienda sanitaria, che spiega come Castelnuovo non rischi nulla e che anzi, si vada verso un percorso di sempre maggiore integrazione e uniformità tra Lucca e la Valle del Serchio, fermo restando che nel nuovo ospedale di Lucca le sale operatorie saranno più di quelle del Campo di Marte e che quindi dovranno essere utilizzate in maniera adeguata.
Insomma, anche in questo caso vale la domanda che si pone il Giornale di Barga di ottobre 2013: Sanità nella Valle, come andrà a finire? (continua…)
Pare davvero che, da queste parti, sia scoppiata una sorta di panico da soppressione ospedaliera e che quindi, ogni frase relativa ai nosocomi di Barga o Castelnuovo, scateni reazioni di grossa preoccupazione.
Se siano del tutto motivate o no non lo sappiamo ma è un chiaro segnale dell’insicurezza che aleggia in tutta la Valle in merito ai due ospedali esistenti e alla riorganizzazione sanitaria che potrebbe arrivare presto.
Sono di ieri le dichiarazioni emesse dall’Osservatorio per la sanità nella Valle in merito a un‘intervista rilasciata dal direttore generale dell’ASL 2 Antonio D’Urso, il quale scrive che D’Urso ha dichiarato che “mantenere l’Ospedale di Barga sarebbe troppo costoso e che, in attesa della realizzazione dell’Ospedale Unico al Piano Pieve (chissà quando!!!), sarebbe opportuno trasferire tutto all’Ospedale di Castelnuovo di Garfagnana.”
“Nell’affermare ciò – continua l’Osservatorio – il Dr. D’Urso si contraddice poiché, nella stessa intervista definisce i due Ospedali di Barga e Castelnuovo, ‘inadeguati e inefficienti’”.
Ed alla preoccupazione dell’Osservatorio si unisce quella espressa per altri motivi da Franco Bianchini, medico e assessore alla sanità del comune di Castelnuovo, il quale ha dichiarato di temere una cattiva sorte per l’Ortopedia del Santa Croce, reparto che vedrebbe una certa concorrenza con quello di Lucca e che rischia di perdere medici ortopedici, i quali potrebbero essere trasferiti al Campo di Marte.
“Sintetizzando – aveva dichiarato Bianchini a una testata locale – vedo in questa operazione il primo atto dello smantellamento del nostro ospedale, chiudendo intanto il reparto ortopedia, fiore all’occhiello dell’azienda, lasciando solo la Sala Gessi, per poi procedere oltre. Come assessore, come medico e come amministrazione comunale non possiamo tollerare che questo accada”.
Pronta la smentita dell’azienda USL 2 di Lucca che a poche ore dalle dichiarazioni dell’assessore castelnovese ha dichiarato che “non esiste alcuna ipotesi di trasferimento di medici ortopedici dall’ospedale della Valle del Serchio a quello di Lucca”.
Ed anzi, nella replica si legge che “L’Azienda è consapevole dei buoni risultati ottenuti nell’ultimo periodo dall’Ortopedia della Valle, nell’ambito di un trend in miglioramento di tutto il settore a livello aziendale, ed è intenzionata a favorire questo percorso di crescita, confermato anche dagli ultimi dati del MeS, il Laboratorio Management e Sanità della Scuola e dell’Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari AGENAS.
Dall’analisi dei dati MeS emerge infatti a livello aziendale il netto miglioramento nella percentuale di fratture di femore operate entro due giorni che è passata dal 57,18% del 2011 al 67,29% del 2012. Si tratta di un indicatore che rappresenta il punto di incontro tra efficacia ed efficienza.”
E dopo aver elencato dati positivi relativi alle attività ortopediche dell’USL 2, la nota continua: “Si tratta di ottime performance, ottenute attraverso un percorso avviato fin dall’inizio del 2012 e che continua a dare i suoi frutti anche nel 2013 all’interno della struttura aziendale di Ortopedia diretta dal dottor Andrea Gallacci, che evidenzia quindi una significativa qualità complessiva sui versanti dell’efficacia, dell’efficienza e degli esiti.”
Aggiungendo altresì che “Per garantire un’assistenza sempre più adeguata alle necessità l’Azienda è intenzionata a proseguire il processo avviato in questi ultimi anni e finalizzato a garantire quotidianamente percorsi integrati e uniformi tra Lucca e la Valle del Serchio.”
Quindi, sempre secondo l’ASL 2, è “da evidenziare che all’Azienda USL 2 non esiste – in ruoli legati alla Direzione Strategica – alcuna dottoressa Mazzei e che non risulta che le sale operatorie di Lucca siano sottoutilizzate per interventi di pertinenza chirurgica. E’ vero semmai che è in atto una riorganizzazione complessiva per ottimizzare i tempi del blocco operatorio, anche in vista del Nuovo Ospedale di Lucca dove le sale operatorie saranno più di quelle attualmente presenti al Campo di Marte e quindi dovranno essere utilizzate in maniera adeguata.”
Insomma, per questo e per altri motivi, la domanda che campeggia sul Giornale di Barga di Ottobre 2013 è ancora valida. Sanità nella Valle, come andrà a finire?
Tag: santa croce, piano sanitario, campo di marte, san francesco, Ospedale, sanità
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