Barga, terra di migranti, è vicina a Lampedusa.
Impossibile restare indifferenti di fronte a quanto sta succedendo in queste ore a Lampedusa, teatro involontario di una strage di migranti come non ne accadeva da anni.
Per quanto tutto questo ci sembri remoto sia geograficamente che socialmente, lo strazio dei sopravvissuti, l’impegno dei soccorritori, l’inadeguatezza delle strutture e delle istituzioni non sono così lontani da noi. Come ci ricorda Sonia Ercolini, infatti, anche noi barghigiani siamo un popolo di migranti che per decine e decine di anni abbiamo cercato fortuna e speranza oltre mare.
Non dimentichiamolo.
Nuovamente al telegiornale sono apparse immagini sconvolgenti dalla coste della nostra penisola. Soccorritori che cercano di aiutare i loro fratelli migranti ormai allo stremo delle loro forze. Un uomo piange il suo bambino morto durante il loro viaggio di speranza”… voleva regalarli una nuova vita invece il suo regalo è una tomba nelle acque fredde del Mediterraneo.
Ancora oggi dobbiamo testimoniare scene agghiaccianti dove prevale la sofferenza e la debolezza dell’essere umano. Essere umani trattati come bestiame e che sono stati ingannati dall’avidità del prossimo. Non è un viaggio gratuito… non pagano per morire, per vedere morire i loro parenti, loro figli, loro amici.
Sono figlia di emigranti… i miei nonni hanno fatto il loro “viaggio di speranza” quando sono partiti il secolo scorso verso una terra sconosciuta in cerca di una vita nuova e dignitosa. Migliaia di italiani sono imbarcati per l’America, l’Australia, per la Scozia…dovunque… Credo che ognuno di noi che abita nella zona della Lucchesia abbia un’esperienza da raccontare riguardo l’emigrazione. Raccogliamo queste testimonianze come esempio delle sofferenze, delle umiliazioni, delle intolleranze subite e ormai dimenticate per renderci più vicini a chi in questo momento sta navigando verso la loro isola di salvezza. Non voltiamo le spalle.
Sonia Ercolini
La cronaca: Naufraga barcone di migranti | tragico naufragio, il mare è pieno di morti
Tag: lampedusa, scozia, emigrazione, migranti
Ghiloni Valter
10 Ottobre 2013 alle 8:44
Migranti
Mi verrebbe da dire che in principio era………poi l’uomo ha cambiato le carte in tavola e sono sorti confine, steccati, barriere divisioni.Quanta idiozia nell’umanitàBasterebbe prendere esempio dalla natura, ma visto un cane chiedere a un altro cane se è italiano o svizzero.E non è questione di migranti, lavoro, guerre o altro. Se io stessi male in Italia emigrerei, con o sensa visto e permesso. Ma siccome (bene non ci sto, ma male è molto diverso) così non è sto qua. Ma non avrei problemi a sbattermene di confini e permessi quando dovessi decidere per il meglio per me o i miei familiari.E queste sono persone che stanno cercando qualcosa di meglio per se e i loro, purtroppo, perchè NOI glielo stiamo sottraendo con il nostro stile di vita superiore a ciò che sarebbe sufficiente.