I tempi sono quelli e la stagione dei funghi sembra veramente alle porte.
Qualche piccolo raccolto c’è già stato anche sulle montagne barghigiane. Niente di eccezionale per il momento ed assolutamente “bottini” di quantità limitate, ma e condizioni metereologiche sembrano quelle giuste e soprattutto se rimarranno le temperature miti di questi giorni, la stagione dovrebbe sbocciare quanto prima.
Lo conferma anche l’assessore con delega alla montagna del comune di Barga, Pietro Onesti, secondo il quale “tutto fa prevedere che possa esserci una proficua stagione di funghi. Viste anche le condizioni climatiche attuali e le precipitazioni dei giorni scorsi, particolarmente indicate per la nascita dei funghi, si prospetta un periodo appetitoso per tutti gli appassionati del territorio e non. Tutto dipende appunto dalle temperature che se si manterranno gradevoli fanno ben sperare”.
A Barga ci si spera, tanto che quest’anno, per la prima volta, nella montagna barghigiana, presso il Rifugio della Vetricia (sopra Renaio), si terrà la prima sagra del fungo organizzata dal Rifugio alpino “Santi” con la collaborazione dell’ASBUC ed il patrocinio del Comune di Barga. L’appuntamento è per il 28 e 29 settembre e ne parliamo nella sezione eventi. (continua…)
Ma torniamo ai funghi. Come detto qualche fungo è già spuntato. Ed i primi frutti della stagione non sono certo scappati all’attenzione degli esperti fungaioli delle nostre montagne che in queste stetimane hanno tenuto “sotto osservazione” le zone più appetibili.
Comunque sia, proprio perché siamo in odore di stagione di funghi, è bene ricordare quelle che sono le regole di comportamento ed i regolamenti veri e propri imposti dalle normative regionali e locali.
Ce le ricorda lo stesso assessore Onesti che rammenta che la raccolta dei funghi è consentita nei boschi e terreni non coltivati nei quali sia permesso l’accesso e non sia riservata la raccolta. E per far questo si devono seguire particolari norme. Intanto la raccolta può essere esercitata da un’ora prima del sorgere del sole a un’ora dopo il tramonto. La ricerca e la raccolta dei funghi nelle ore notturne è assolutamente vietata. Come regole generali, non devono essere usati strumenti che rovinano il micelio, lo strato superficiale del terreno e la vegetazione (rastrelli).
È severamente vietato inoltre l’uso di sacchetti di plastica ed i funghi devono essere riposti in contenitori rigidi e aerati, così da poter diffondere le spore.
Per quanto riguarda i permessi, per la raccolta dei funghi sul territorio toscano occorre l’autorizzazione che viene rilasciata dalla Regione Toscana; per la ricerca all’interno dei parchi, nazionali o regionali, occorre prendere visione dei rispettivi regolamenti che possono prevedere ulteriori autorizzazioni e modalità di raccolta diverse da quelle fissate dalla legge regionale. Importante sapere che coloro che vogliono raccogliere i funghi nel solo territorio del comune di residenza non sono tenuti a richiedere il permesso.
Riguardo al limite di raccolta giornaliero per persona, i regolamenti parlano di tre chilogrammi a testa, salvo il caso di un singolo esemplare di peso superiore; il tetto giornaliero sale a dieci chilogrammi solo nel caso in cui i residenti nei territori classificati montani della Toscana raccolgano nel proprio comune di residenza.
E per quanto riguarda il nostro territorio? Nei boschi del comune di Barga, è bene ricordare che oltre ai terreni privati esistono i terreni del demanio amministrati dall’ASBUC di Barga. Per coloro che non sono residenti nel comune di Barga sarà necessario, per raccogliere funghi in questi territori, il pagamento di una autorizzazione giornaliera, possibile nei principali punti di ingresso del Demanio Civico dove sarà presente il personale dell’ASBUC.
Quest’anno, in base al nuovo regolamento ASBUC, all’interno del demanio civico barghigiano cambiano anche gli orari per poter effettuare la raccolta per i non residenti. non si potrà entrare a fare la raccolta prima di un’ora dal sorgere del sole e la raccolta è vietata dopo le 14 del pomeriggio. “Questo – spiega lo stesso Onesti – servirà per limitare eventuali accessi sproporzionati alla crescita, ma anche per dare maggiore spazio alla crescita notturna dei funghi e favorirne così la diffusione, oltre che per evitare alle persone che non conoscono bene il territorio di ritrovarsi nei boschi quando la luce è meno favorevole rischiando così di perdersi”.
Stessi orari invece per i residenti nel comune di Barga, anche nei terreni gestiti dall’ASBUC: da un’ora prima del sorgere del sole a un’ora dopo il tramonto
In vista della stagione è bene ricordare anche i comportamenti da tenere per tutti i raccoglitori di funghi: “chi va in cerca di funghi – spiega ancora Pietro Onesti – deve indossare un abbigliamento adatto alle condizioni meteo e all’ambiente che si intende visitare; essere in possesso di un’adeguata preparazione fisica; avere una buona conoscenza del territorio. Il tutto, unito a prudenza e attenzione, possono contribuire a evitare incidenti anche seri. Andare in giro per i nostri boschi può infatti riservare brutte sorprese ed i rischi maggiori sono le cadute, come pure la possibilità di perdersi, se non si conosce bene il territorio. Per tutto questo è bene essere sempre muniti di un cellulare per poter contattare in caso di necessità i soccorsi”.
Tra i consigli raccomandati dal soccorso alpino di Lucca invece, anche quello di munirsi di una torcia tascabile, di non attardarsi mai nei boschi fino all’imbrunire e soprattutto di prendere sempre dei punti di riferimento che permettano di orientarsi. In caso che sopraggiunga la notte e non si sia stati in grado di ritrovare la strada, la regola fondamentale è quella di rimanere sul posto in cui ci si trova e di allertare i soccorsi.
Tag: Pietro Onesti, ASBUC, vetricia, funghi, regolamenti, regole
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