Ha preso il via questa mattina (sabato 21 settembre) l’edizione numero “0” del Festival d’Autunno, un’iniziativa ideata da Ciocco Tenuta e Parco e patrocinata dai comuni di Barga e Fosciandora per valorizzare un periodo dell’anno – l’autunno, appunto – che ha molto di offrire.
Dai prodotti della natura ai colori del bosco, questa stagione merita tutta la valorizzazione possibile soprattutto in Mediavalle, dove in questi mesi la terra offre funghi, castagne, uva, frutta e un ambiente ricco di sorprese.
Partendo da questo presupposto la tenuta del Ciocco, per questo fine settimana, sarà un punto di riferimento per gli ospiti dell’hotel e per tutti i visitatori, i quali potranno trovare in mostra prodotti locali e artigianato tipico così come i migliori sapori e manufatti di altre parti d’Italia.
Accanto alle nostre eccellenze, infatti, il Ciocco ha voluto proporre anche le particolarità di altre terre, come le lane casentinesi, le terrecotte dell’Impruneta, le pietre dure fiorentine e molto altro ancora, tra cui salumi di cinta ed esempi delle 1200 varietà di peperoncino coltivate da Massimo Biagi, riferimento nazionale dell’Accademia Italiana del Peperoncino.
Il percorso attraverso l’”autunno” e le sue suggestioni si articola su tre diversi spazi che comprendono la terrazza, la cantinetta, la piazzetta e la piazza del Ciocco dove rispettivamente si possono apprezzare “i sapori dell’autunno” con formaggi, ricotte, salumi, granturco, farro, castagne, miele e confetture; i prodotti della strada dell’Olio e del Vino di Lucca, Montecarlo e della Versilia; artigianato e accessori e la possibilità di passeggiate nella natura del parco con pony, quad, a piedi. Presente anche Ecoland con il progetto degli orti scolastici e laboratori per i più piccoli.
Gli stand, a cui fanno da cornice i meravigliosi spazi esterni del Ciocco e il panorama della valle, saranno aperti fino alle 19.00 per poi riaprire alle 10.00 di domenica, giornata in cui, nell’ambito del Festival, verrà celebrata anche l’emigrazione con un iniziativa realizzata in collaborazione con l’Associazione Lucchesi nel Mondo con la partecipazione della Fondazione Paolo Cresci per la storia dell’emigrazione italiana e la Fondazione Giovanni Pascoli.
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