È allarme, sul territorio dell’ASL 2 di Lucca, per il servizio 118. Una nota della UIL pubblicata questa mattina da La Nazione affronta infatti un ulteriore problema della riorganizzazione avviata in merito alla sanità toscana: l’applicazione della LR 81/2012 e della delibera 1235 di giunta regionale che prevedono una drastica riduzione delle centrali operative del 118.
Stando a quanto citato dalla sigla sindacale le sedi del servizio di primo soccorso saranno ridotte dalle attuali 12 a 3 una, cioè, per ogni “area vasta”, individuate nelle aziende ospedaliere universitarie di Pisa, Siena e Firenze.
Anche Lucca, quindi, rischia di perdere la sua centrale operativa e automaticamente sorge il timore per il Punto di Emergenza Territoriale che la Misericordia del Barghigiano gestisce a Fornaci, il quale dipende dalla sede di Lucca.
Dunque, nella zona, rischiamo di rimaner privi anche del servizio 118?
La risposta, fortunatamente è “no”.
Per quanto la situazione non sia affatto chiara nemmeno agli addetti ai lavori, dal PET di Fornaci ci fanno sapere che nulla dovrebbe cambiare a proposito del servizio ambulanza che opera nella nostra zona (pur già ridotto e stiracchiato a causa della sempre maggiore mancanza di fondi).
Semplicemente, quando e se verrà applicata la legge regionale che taglierà le centrali operative, Fornaci di Barga sarà presa in carico dall’Area Vasta facente capo a Pisa, senza per questo – teoricamente – portare cambiamenti sostanziali nella gestione dell’emergenza.
Detto in parole povere, quando dalla nostra zona verrà composto il numero di emergenza 118, il centralino che risponderà sarà quello della città della torre pendente e non più quello del nostro capoluogo di provincia.
Considerando la complessità del territorio provinciale e il numero di toponimi spesso simili (Castelvecchio di Compito, Castelvecchio Pascoli; San Romano Garfagnana, San Romano di Motrone; Gragnano, Gragnanella; Colognora, Colognola; solo per citarne alcuni), l’accorpamento di Lucca – e delle provincie vicine – alla centrale operativa di Pisa fa preoccupare utenti e operatori, consapevoli del fatto che un servizio tanto delicato implica un’ottima conoscenza del territorio per fornire poi indicazioni esatte ai PET senza perdere minuti preziosi.
Ce la faranno i nostri eroi? Ai posteri l’ardua sentenza.
Tag: punto di prima emergenza, 118, sanità, ambulanza
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