Ruggio: “è normale questa attività sismica. Fastidiosa, ma non preoccupante”

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Da più parti, soprattutto sbirciando un po’ sui social network, il continuo procedere di nuovi terremoti in Alta Garfagnana (nella foto una veduta di Minucciano) sta generando dubbi e timori. La domanda più frequente è se dobbiamo aspettarci una nuova forte scossa, visto il perdurare dei terremoti. Pur continuando a ribadire che nessuno può prevedere quando e se mai avverrà un forte terremoto, si può comunque dire in questo caso, che quello che sta accadendo rientra nella normalità e che non ci sia da preoccuparsi più di tanto.
Abbiamo infatti girato la domanda al prof. Gian Luigi Ruggio, l’esperto locale di terremoti, che ci rassicura ancora una volta:

“E’ una cosa normale. Prendendo come dinamica del terremoto la sequenza e non lo sciame sismico, questo ha la caratteristica poco simpatica, ma vorrei sottolineare assolutamente non pericolosa, di durare a lungo. Il mostro, inteso come il terremoto più forte verificatosi il 21 giugno scorso, sta cercando di addormentarsi, ma avrà dei bruschi risvegli, prima di andare definitivamente in letargo. Non avrà scuotimenti molto forti, ma ogni tanto si farà sentire. Ed è quello che sta facendo in queste settimane.
La fantasia popolare lo ha chiamato un terremoto infinito, ma comunque questa struttura non si caratterizza come un fenomeno pericoloso. Certo, per chi lo deve subire, è cosa molto antipatica e nelle zone prossime alle scosse la popolazione avverte molto bene i nuovi scuotimenti e comprensibilmente è preoccupata; ma veramente non c’è da allarmarsi più di tanto di quello che sta avvenendo”.
Siamo di fronte non ad uno sciame sismico, ma ad una sequenza sismica e questa è la sua dinamica normale. Nel senso che le scosse si ripetono molto a lungo. Ci sarà quindi da aspettarsi ancora altre scosse, tutte a livello di poco sopra strumentale (alcuni parlando di tempi lunghi fino ad ottobre forse esagerando un po’), ma comunque non dovremo preoccuparci troppo di questi fenomeni se non per quel po’ di ansia che prende tutti in questi casi”.

Ma che cosa è in realtà una sequenza sismica?

“Nel nostro caso, in questa specifica sequenza sismica, il terremoto non scarica tutta insieme l’energia, la rilascia dopo un po’ di tempo. Succede allora che la frattura che si viene a determinare nel sottosuolo non è limitata ad un punto preciso, ma sotto la spinta di compressione, continua ad aprirsi leggermente in un processo piuttosto lento.
In pratica si vanno a verificare, nuove e piccole fratture; piccole e non pericolose ribadisco. Non siamo quindi più in presenza di sciame sismico o scosse di assestamento, ma di nuovi, piccoli terremoti che possono variare come profondità (infatti siamo partiti dalla profondità di circa 5 km del terremoto del 21 giugno e siamo arrivati dai 6 al 9, 10 km di profondità e tuttora siamo a queste profondità); quindi la frattura non solo continua ad aprirsi leggermente creando nuovi piccoli terremoti, ma continua a muoversi. Il terremoto del 21 giugno si è insomma mano a mano spostato in un’area di circa 20 km.
Questo comporta naturalmente, prima dell’assestamento finale, del definitivo sonno di questo terremoto, un ritardo perché la frattura non ha ancora esaurito l’energia di spinta e continua ad aprirsi. Questi nuovi terremoti sono insomma nuove piccole crepe che si aprono, ma in questo non c’è nulla di male. E’ normale che prosegua questa attività sismica ed assolutamente non c’è da preoccuparsi più di tanto”.

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