Censimento ISTAT: in forte crescita il non profit in Provincia di Lucca

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Non profit e industria in forte crescita. Sono questi, infatti, i comparti che in provincia di Lucca hanno subito i più significativi cambiamenti strutturali, anche per i mutamenti del contesto competitivo tra l’ultimo censimento del 2001 e la situazione a dicembre 2011.
I primi risultati forniti da ISTAT relativi al 9° Censimento sull’Industria e Servizi e Istituzioni Non Profit infatti, sono stati resi noti dalla Camera di Commercio di Lucca; mettono in luce una significativa crescita del mondo del non profit e una sua importante diversificazione oltre ad una ridefinizione del mondo imprenditoriale.
Alla rilevazione per la provincia di Lucca hanno partecipato 36.745 imprese e 3.976 istituzioni non profit attive al
31 dicembre 2011.

Censimento sulle istituzioni non profit
Come spiega il Presidente della Camera di Commercio di Lucca, Claudio Guerrieri, al 31 dicembre 2011 le organizzazioni non profit attive in provincia di Lucca sono 2.693, con un incremento del +47,7 per cento rispetto al 2001, anno dell’ultima rilevazione censuaria sul settore. Gli occupati delle istituzioni attive ammontano a 3.358 (+46,5 per cento rispetto al 2001).
Nel tessuto non profit provinciale, il settore della cultura, musei e biblioteche assorbe 1.440 istituzioni non profit attive (circa il 54 per cento del totale provinciale), seguito dalle altre attività di servizi (799 unità) e dai settori della sanità e assistenza sociale (344 unità); l’istruzione rappresenta il 3,1 per cento del totale non profit con un peso sull’occupazione del 18,1 per cento. Il primato in termini occupazionali è detenuto dal settore della sanità e dell’assistenza sociale che vede coinvolto oltre il 61 per cento del totale dei soggetti operativi nelle organizzazioni non profit.

Censimento sulle imprese
Il censimento sulle imprese si articola in due livelli: il primo che offre il quadro completo della struttura e dell’occupazione delle imprese del territorio provinciale, permettendo un confronto temporale con i dati ottenuti con il censimento 2001; il secondo basato sulla rilevazione campionaria di 1.952 imprese che approfondisce aspetti più qualitativi dell’attività di impresa soffermandosi su fattori connessi alla competitività delle unità produttive.
Ad oggi, l’Istat ha reso disponibili solo i dati strutturali che consentono di monitorare i principali cambiamenti avvenuti nella provincia nell’ultimo decennio.
Al 31 dicembre 2011, le imprese attive sono 36.745, con un incremento del +6,4 per cento rispetto al 2001. In termini occupazionali, la rilevazione censuaria registra 110.715 addetti dei quali circa il 59 per cento è rappresentato da lavoratori dipendenti mentre il restante 41 per cento da indipendenti; 3.298 sono lavoratori esterni e 599 lavoratori temporanei.
La crescita occupazionale rispetto al 2001 è stata relativamente modesta e pari al +1,9 per cento trainata principalmente dall’aumento di addetti delle grandi (100 addetti e oltre) e micro (meno di 9) imprese; in flessione l’occupazione per le piccole (10-49) e medie (50-99) imprese.
In termini di forma giuridica il 61 per cento delle imprese attive è rappresentato da imprese individuali, liberi professionisti o lavoratori autonomi a cui seguono le Società a responsabilità limitata (16 per cento) e le Società in nome collettivo (12 per cento); decisamente più contenuto il ruolo delle Società per azioni e delle Società in accomandita per azioni (0,7 per cento).

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