BJ Festival: tradizione, improvvisazione e danza con “Sette Modi” di Cantini

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Si chiama “Sonata di Mare” ed è un ambizioso progetto che mira a realizzare un circuito di festival, eventi e produzioni artistiche per valorizzare la musica tradizionale e contemporanea per mezzo della creazione di forme musicali innovative.

Uno degli aggettivi che spiega il progetto è “transfrontaliero”, proprio perché l’area di riferimento del è lo spazio marittimo e costiero che tocca Toscana, Sardegna, Liguria e Corsica. Di quest’ultima terra un piccolo assaggio informale lo sia aveva avuto nelle settimane scorse con il passaggio a Barga Philippe e Laurent Barbolosi e Casalonga, membri della formazione polifonica “A Cumpagnia”.

Ieri sera è stata invece la volta della produzione “Sette Modi” di Stefano Cocco Cantini, che a Barga si è esibita nell’ambito del Barga Jazz festival (la cui Orchestra collabora attivamente con le produzioni di Sonata di Mare) offrendo un concerto particolare che ha proposto rivisitazioni jazzistiche ispirate ai sette modi musicali dell’antica Grecia, ognuno associato ad un colore e sottolineato da performance di danza.

Durante la serata, preludio della fine di un festival jazz quest’anno durato due settimane e contaminato in più di un occasione con arti visive e danza , c’è stato spazio anche per le sonorità della tradizione toscana, tramite arrangiamenti jazz e improvvisazioni degli stornelli del maggio e dei canti popolari.
Il tutto eseguito dagli strumentisti Stefano ‘Cocco’ Cantini, (direzione e sax), Antonello Salis (fisarmonica e tastiere), Francesco Petreni (batteria), Raffaele Tonielli (contrabbasso), Andrea Lagi (tromba), Valentina Toni (voce) Aldo Milani (sax e flauto), Enrico Rustici (ottavatore).

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