Facebook è indubbiamente uno strumento di comunicazione eccezionale, in grado di fornire informazioni pressoché in tempo reale. Ma va usato bene perché a volte può diventare, nel diffondere certe informazioni, anche una vera e propria arma a doppio taglio, capace anche di generare una cattivissima informazione. La vicenda dell’allarme-bufala diffuso su Facebook di cui riportavamo poche ore fa, ha già avuto diverse conseguenze: la paura diffusasi tra la gente la prima, e alla fine la denuncia alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Lucca, da parte dei carabinieri della Stazione di Barga, per il reato di procurato allarme, di un uomo, quarantaduenne, e di una donna, ventiseienne, entrambi residenti a Barga.
Come spiegano i Carabinieri, l’uomo, titolare di un negozio di cellulari,
nella mattina odierna annunciava a numerosi clienti la limitazione del servizio mobile di una nota compagnia telefonica in ragione di “esigenze di protezione civile” conseguenti alla previsione di una imminente e devastante scossa di terremoto prevista per la zona della media valle.
La seconda, invece, faceva eco alla notizia pubblicando sul proprio profilo Facebook l’allarme per l’ipotetica previsione.
Già nel precedente articolo abbiamo parlato della diffusione della notizia che si è allargata a macchia d’olio; notizia che ha raggiunto anche i Carabinieri della Compagnia di Castelnuovo Garfagnana che al proprio centralino hanno ricevuto oggi diverse telefonate di cittadini allarmati.
I militari hanno provveduto a tranquillizzare tutte le persone che hanno telefonato, ribadendo peraltro che, come noto, il verificarsi di scosse di terremoto non è in alcun modo prevedibile, ma immediatamente è partita anche l’indagine che ha portato alle due denunce.
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