Totale adesione allo sciopero in difesa dei 30 lavoratori del centro direzionale di Ponte all’Ania che gestiva i negozi Brico Io; oggi confluiti nella società consortile ABC che non sarà rilevata nei nuovi passaggi proprietari, rischiano seriamente il lavoro.
Degli esiti dello sciopero parla il segretario provinciale della Filcam CGIL, Massimiliano Bindocci che conferma inoltre per domani il presidio dei lavoratori che gestivano l’amministrazione e la contabilità per i negozi ad insegna Brico Io del Gruppo Potenti. Un presidio che avverrà davanti al negozio Brico di Sant’Anna a Lucca.
“Proprio domani – spiega Bindocci – la società marketing Trend tramite la soc. Nuovi Mercati, ma di fatto appartenente al mondo Coop Lombardia, rileverà il punto vendita di S. Anna. Saranno così presenti i dirigenti lombardi e per questo proprio domani si farà il presidio”.
“Il passaggio riguarderà i negozi ma non gli uffici – ricorda Bindocci – che pertanto vedranno cessare la propria attività in poche settimane con il termine della procedura concordataria della società BRICO snc del gruppo Potenti”.

Bindocci fa sapere che del problema occupazione le che riguarda i trenta lavoratori del gruppo Potenti sono stati interessati anche i politici locali “Perché in media Valle la diaspora dei posti di lavoro è senza fine.
La preoccupazione si estende anche alle sorti dei dipendenti del negozio Brico IO di Ponte all’Ania che dopo l’incendio di qualche mese fa, appare anch’esso in una soluzione delicata.
In questo caso il futuro dei negozi di Lucca ed Altopascio appare non irrilevante.
Ma sommando negozi ed uffici il futuro di circa 40 persone appare ad oggi estremamente incerto. Più tranquilla appare per fortuna la sorte dei dipendenti dei negozi che invece dovrebbero passare senza soluzione di continuità dalla società attuale a quella del gruppo Coop Lombardia, tranne poi essere girati, ma sempre mantenendo il posto di lavoro ad altri imprenditori in franchising”.
Domani fa inoltre sapere il sindacato sarà presentata al gruppo subentrante una proposta che vede la possibilità di mantenere alcuni servizi sul territorio.

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