Con questa mattina, un altro degli impegni del comune di Barga verso l’ambiente è giunto a compimento. Si tratta dell’apertura al pubblico dell’Ecocentro di San Pietro in campo, sede operativa dell’ATI Sistema Ambiente – Valfreddana Recuperi (attuale gestore della raccolta dei rifiuti) e da oggi anche spazio dove i cittadini potranno conferire autonomamente i più svariati materiali.
Dopo l’implementazione della raccolta differenziata estendendo e potenziando il servizio porta a porta, infatti, l’altro progetto per il quale Barga si era impegnata era quello di creare stazioni ecologiche (o ecocentri che dir si voglia) dove poter smaltire anche oli esausti, elettrodomestici, inerti, legno, materiali ingombranti e quant’altro, sensibilizzando così la popolazione a disfarsi di questi materiali in modo corretto non abbandonandoli o mescolandoli con altre cose riciclabili.
Ecco così che presso il capannone sito in località Stefanetti a San Pietro in Campo (0583 724428) sono stati allestiti appositi contenitori distinti dove le utenze domestiche potranno conferire rifiuti ingombranti, Raee (rifiuti da apparecchi elettronici e elettrodomestici), batterie e accumulatori, legno, materiali ferrosi, oli e grassi commestibili, toner, indumenti oltre che i materiali per i quali è prevista la raccolta porta a porta quali multimateriale e carta. L’apertura al pubblico del centro sarà garantita tutte le mattine dalle 8.30 alle 13.00 (il sabato fino alle 12.00) e nei pomeriggi di martedì e giovedì dalle 14.30 alle 17.30.
All’inaugurazione di questo nuovo spazio erano presenti non solo gli amministratori del comune di Barga, sindaco Bonini e assessore all’ambiente Giorgio Salvateci in primis, ma anche i vertici dell’ATI Sistema Ambiente – Valfreddana, l’assessore all’ambiente e vicepresidente della provincia di Lucca Maura Cavallaro e il consigliere regionale Marco Remaschi, per sottolineare l’importanza di tale operazione.
Come è stato infatti rivelato durante gli interventi di presentazione, il nostro comune, per il mese di giugno, può vantare un buon 78% di differenziazione su quanto raccolto, segno dell’adesione che il progetto ha avuto nel comune.
Un progetto – quello di incentivare il recupero attraverso la raccolta differenziata – al quale non ci si può sottrarre se si vuole guardare a un futuro “pulito” e rispettoso dell’ambiente e per il quale, la popolazione è stata più volte ringraziata per la risposta positiva dimostrata. Anche se, certe criticità in via di risoluzione rimangono.
Di più: come auspicato dall’assessore Cavallaro, il riciclo può e deve aprire nuove prospettive anche in Toscana, dato che per il momento, quanto raccolto viene poi smaltito in altre regioni. Secondo Cavallaro è tempo che anche la nostra regione si doti di impianti adatti a trasformare i materiali raccolti, permettendo di abbattere i costi di gestione e creando possibilità di occupazione. Insomma, il riciclo è il futuro, non perdiamo l’occasione.
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