Barga non sarebbe Barga se ogni tanto, nel caldo dell’estate come nel freddo dell’inverno, non fosse attraversata da qualche fuoco di paglia a base di divergenze di opinione portate avanti con caparbietà dalle diverse parti coinvolte.
Gente tosta, i barghigiani, capace di accalorarsi, per principio, su temi piccoli o grandi, su questioni pratiche o metafisiche, su battaglie irrisolvibili tra giovani e vecchi.
L’ultima in ordine di tempo è la querelle nata durante Live in Barga 2013, evento che vede per 10 giorni consecutivi il centro storico in festa con bar, ristoranti, enoteche e associazioni impegnate a promuovere il buon mangiare e il buon bere accompagnati da concerti rigorosamente live.
Una festa rinata dalle ceneri delle ormai leggendarie Piazzette la quale, negli ultimi anni, ha saputo trovare – grazie ad Amministrazione Comunale, BargaJazz Club, Pro Loco ed esercenti – una nuova identità e un nuovo spirito, ribaltando, in un certo senso, i vecchi presupposti.
Se una volta si parlava infatti di Piazzette – punti disseminati qua e là dove bere, mangiare e far baldoria, ognuno caratterizzato dal proprio stile, dalla propria clientela e dalla propria musica – oggi si parla di Festa del centro storico proprio per superare la parcellizzazione di un tempo e per seguire una filosofia comune che renda omogenei gli spazi e le offerte da Porta Reale a San Felice.
Bene? Male? Chissà. Il fatto è che, questa formula, sta funzionando sempre meglio e pare piacere sia a chi vi lavora in mezzo, sia a chi viene per godersi la movida barghigiana.
La scelta comune di non riprodurre musica da discoteca, però, non è piaciuta a qualcuno e un post su facebook ha innescato una cascata di reazioni a favore o contro l’autore e la sua tesi:
“in questa valle c’è un paesello, su un colle – si legge sulla pagina fb di un giovane barghigiano – anch’esso ha la sua festa che dura per ben 10 giorni (…) Ma da quest’anno la musica è cambiata! è stata abolita la musica da “Discoteca”. Barga, questo è il nome di quel paese, definito dai suoi paesani e non, come “IL PAESE DEI VECCHI” e questa decisione conferma questo pensiero. Io mi chiedo perché??? perché in ogni paese fanno divertire tutti, Giovani Adulti e meno giovani e noi no?”
Bene? Male? Chissà… Diceva qualcuno che l’importante è che se ne parli, e così sembra andare in questi giorni: dopo la pubblicazione su facebook e le decine di commenti, il fatto è stato raccolto e commentato da un giornale web, faccenda sulla quale hanno ritenuto di intervenire anche i principali registi di Live in Barga, Barga Jazz e Pro Loco, che sono usciti con il comunicato qui di seguito, nel quale rivendicano e spiegano linee guida, scelte e filosofia di Live in Barga.
La conclusione, cari lettori, spetta a voi.
Buonasera,
Vorremmo rispondere all’articolo e alle dichiarazioni apparse su “La Gazzetta del Serchio” in data 19 Luglio e avente ad oggetto l’evento “Live In Barga 2013” (meglio conosciuto come Festa delle Piazzette o Festa del Centro Storico).
Ci piacerebbe prima di tutto fare chiarezza su un punto: “Live in Barga” è il frutto di una linea artistica (musicale, ma non solo) condivisa e non di un collage di divieti imposti alle varie associazioni o commercianti per il solo fine di metterli in difficoltà.
Fin dai primi mesi di quest’anno si sono succedute una serie di riunioni presso il Comune di Barga, che hanno coinvolto, prima i soggetti delegati dal Comune ad organizzare l’evento, Pro Loco e Barga Jazz Club, e poi si sono estese ai commercianti e alle associazioni interessate, in modo da poter discutere e condividere le linee guida tracciate ormai da qualche anno per questo tipo di evento. Linee guida che, vorremmo precisare, sono state vincenti portando a Barga molti visitatori e soprattutto facendo rinascere questa manifestazione, che da qualche anno aveva perso la sua vitalità.
Le linee guida sono chiare, semplici e condivise: “Live In Barga” è un evento pubblico, il cui soggetto organizzatore è la Pro Loco, che pone al centro la musica dal vivo. Questo è il motivo per cui è stato chiesto ad un’associazione come il Barga Jazz Club di organizzare la parte musicale, che viene unita ad un’offerta gastronomica di alto livello, data dai ristoranti e dalle associazioni presenti nelle varie piazze. Purtroppo i ragazzi della piazzetta in questione non sono stati presenti a queste riunioni ed il rappresentante della loro piazzetta, che era sempre presente, non li ha messi a conoscenza del percorso che abbiamo intrapreso.
Chi partecipa a Live In Barga, che questa sia un’associazione o un commerciante, sa che ci sono alcune semplici regole per quanto riguarda la parte musicale: la musica deve essere dal vivo e deve essere programmata dalla direzione artistica dell’evento.
La scelta, del Barga Jazz Club e della Pro Loco, di fare esclusivamente musica live di qualità, non è una scelta dovuta a chiusura mentale o “preistoricità”, ma una scelta ponderata e commisurata al luogo in cui viene effettuata. A nostro parere una linea comune per tutte le piazze è indispensabile ai fini di conferire una certa identità ad un evento che può assumere dimensioni importanti e che è, invece, destinato a sgretolarsi e dissolversi in assenza di una filosofia comune. L’intenzione è di creare un vero e proprio festival della musica live, da promuovere ben oltre i confini locali ed in prospettiva cercando di attrarre visitatori da tutta le regione. Questi undici giorni sono la vetrina per far conoscere il nostro paese a chi non lo conosce già, in maniera che una volta visto, ritornerà a visitarlo durante tutto il resto dell’anno, data la bellezza e la ricchezza del nostro territorio, portando introiti e benefici per tutta la comunità.
Inoltre purtroppo il centro storico di Barga come quello di molti paesi della valle, mal si adatta alla musica da discoteca, infatti Castelnuovo di Garfagnana, Borgo a Mozzano e Gallicano hanno fatto una scelta, spostando eventi simili in zone diverse, come gli impianti sportivi, scelta che dovrebbe e potrebbe fare anche Barga. A questo proposito abbiamo messo da parte qualsiasi tono polemico, come spiegato ai ragazzi in questione, anzi ci fa molto piacere la loro voglia di proporsi in maniera attiva per l’organizzazione di eventi a Barga. Quindi li abbiamo invitati a partecipare attivamente agli incontri della Pro Loco, in maniera da poterli aiutare a dare forza alle loro richieste ed a trovare gli spazi ed i luoghi adatti alle loro esigenze. Come testimoniato dalle manifestazioni di Carnevale (Baccanale sul Fosso) oppure quelle preparatorie a San Rocco (musica con DJ a Barga Giardino il 9 agosto).
La Pro Loco, nella visione dell’attuale Consiglio in carica, è sempre stata un contenitore per sviluppare le idee di tutti coloro che vogliono promuovere gli interessi di Barga, senza preclusioni di nessun tipo. Come testimonia l’impegno ed il tempo che i soci hanno dedicato ad un evento come quello di “Live In Barga 2013”, senza ricevere nessun tipo di compenso, solo per l’amore del proprio paese. Lo stesso vale per il Barga Jazz Club, associazione che porta avanti i propri fini sociali con impegno, dedizione e competenza.
Vorremmo inoltre suggerire all’autore dell’articolo per la prossima volta di venire a verificare di persona, perché in questi undici giorni Barga è stata una città in festa, piena di giovani (sul palco e tra gli spettatori) e meno giovani che hanno mangiato, bevuto, ascoltato buona musica e si sono divertiti. La musica non ha età, se è buona musica, l’importante è mettere le persone nelle condizioni di scoprirla.
Tag: festa del centro storico, barga vecchia, festa delle piazzette, live in barga, piazzette
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