Prosegue il percorso di supporto alla genitorialità nella fase post-adottiva, previsto dalle indicazioni regionali e nazionali, creato per la prima volta a Lucca grazie alla collaborazione tra i Comuni della Piana e l’Azienda USL 2.
Nei giorni scorsi, all’interno dei locali del Centro La Famiglia del Comune di Lucca, si è tenuto il primo incontro, che ha permesso di organizzare i percorsi di gruppo che si svolgeranno a partire dal prossimo autunno.
Erano presenti 24 genitori adottivi, 6 bambini, la psicologa dell’unità funzionale Attività Consultoriali dell’Azienda USL 2, gli assistenti sociali referenti e le educatrici della Cooperativa “La Cerchia” che si sono occupati delle attività ludiche per tutta la durata dell’iniziativa.
I genitori hanno espresso la loro soddisfazione per questo servizio di supporto “preventivo” avviato con il convegno dal titolo “Il sostegno in gruppo ai genitori adottivi” che si era tenuto lo scorso 8 giugno 2013 all’Auditorium ex Pia Casa a Lucca. A questa giornata di presentazione dell’attività avevano partecipato molte famiglie, cittadini ed operatori del settore, nonché rappresentanti delle istituzioni locali e dell’Azienda USL 2 di Lucca, i quali ribadiscono oggi l’impegno ad offrire servizi di qualità e adeguati alle esigenze del territorio.
Per informazioni sulle iniziative legate a questo servizio di supporto alla genitorialità è possibile contattare Lucia Altamura, Referente per l’Adozione della Zona Piana di Lucca: 0583-464396 o laltamura@comune.lucca.it.
Adottare un bambino
Il principio fondamentale della normativa sull’adozione è quello della centralità del bambino, questo significa che il soggetto principale dell’adozione non è la coppia con i suoi bisogni, le sue esperienze e le sue aspettative, ma il bambino nella sua globalità.
Si tratta di bisogni ed esperienze che si incontrano, di due storie diverse che cominciano a divenire una sola.
In meno di tre anni la legge 184 del 1983 “Disciplina dell’adozione e dell’affidamento dei minori” ha subito due modifiche: una introdotta con la legge 476 del 1998 (Ratifica ed esecuzione della Convenzione per la tutela dei minori e la cooperazione in materia di adozione internazionale Aja 29/5/1993) che riguarda l’adozione internazionale e l’altra con la legge 149 del 2001 che riguarda l’adozione nazionale.
Chi può essere adottato
Il minore dichiarato in stato di adottabilità, ovvero il minore di cui sia accertata la condizione di abbandono.
Per questo i bambini non sono quasi mai “in fasce”, perché per dichiarare lo stato di adottabilità è necessario accertarsi che il bambino non possa crescere nella propria famiglia o all’interno di un nucleo familiare facente parte della sua cultura di origine.
Chi può adottare
I coniugi uniti in matrimonio da almeno tre anni: anche se il vincolo matrimoniale resta ancora l’elemento necessario per poter accedere all’adozione, gli anni di convivenza precedenti al matrimonio possono essere fatti valere per testimoniare la stabilità del legame.
L’età degli adottanti deve superare almeno di 18 anni e non più di 45 anni l’età dell’adottando: viene considerata l’età del coniuge più giovane tranne quando la differenza di età tra i due è superiore ai dieci anni.
I coniugi devono essere idonei all’adozione e capaci di amare, accogliere, educare e mantenere i minori che intendono adottare.Per maggiori informazioni potete rivolgervi:
per la Piana di Lucca, Responsabile Organizzativo Adozioni, Assistente Sociale Lucia Altamura, presso Distretto Sociale Lucca Centro, Via delle Sette Arti, 7, riceve su appuntamento, Telefono 0583 464396
per la Zona Valle del Serchio, Responsabile Organizzativo Adozioni, Assitente Sociale Elisabetta Scaletti, presso Centro per le famiglie di Ponte di Campia – Gallicano (LU), riceve su appuntamento, Telefono 0583 766016
direttamente al Centro Adozioni di Pisa, di Via Flamini, 5 Telefono 050 541272, Fax 050 954087, il lunedì 9.00 – 13.00 ed il martedì 15.00 – 17.00.
Tag: adozioni, genitorialità
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