Era un caldo, afoso anzi, 17 luglio. Una mattina come tante, come quella che viviamo oggi. Ma era il 17 luglio di venti anni fa. In Comune si parlava, anche allora come oggi, di ospedale. Di come fare per salvare l’ospedale di Barga. Una riunione nella saletta di giunta, quella che oggi è la sede dell’ufficio cultura. C’erano i capigruppo consiliari, c’era il comitato per la difesa dell’ospedale. Per certi aspetti poteva essere un giorno di questo 2013.
Ma quel giorno di venti anni fa c’era Rolando Serafini che oggi non c’è più. Si sentì male proprio mentre stava parlando. Stava dicendo la sua su come stava andando la vicenda. In pochi istanti quella riunione si trasformò in una tragedia. In pochi istanti Rolando se ne andò e nessuno poté fare niente.
Stamani, dopo il ricordo che gli ha tributato qualche settimana fa l’Unione dei Comuni, una semplice ed intima cerimonia si è tenuta al camposanto di Loppia per ricordare la scomparsa di Rolando. Davanti alla sua tomba la moglie Dorina Fazzi, parenti ed amici. E il sindaco di Barga che con poche semplici parole ha deposto con Dorina un mazzo di fiori sulla sua tomba, annunciando che prossimamente, per ricordare il ventennale della sua
morte, ci sarà una pubblica cerimonia organizzata dai comuni di Barga e Coreglia.
Ci saremo anche noi. Come ci siamo stati a Borgo a Mozzano e come fummo in quel triste giorno di venti anni fa che oggi, non tanto la piccola cerimonia, ma la foto sorridente di Rolando sulla sua tomba, ci hanno fatto rivivere come se fosse ieri.
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