Succede anche questo un una piccola comunità come Barga dove tutti, alla fine, ci si conosce se non per nome e cognome almeno di vista e dove una mano non si rifiuta mai a nessuno nel momento del bisogno.
Un uomo, residente nel comune di Barga, stamattina ha deciso di recarsi sul Ponte di Campia, attraversato dalla SR 445, e di farla finita. Ma come ultimo gesto disperato di aiuto ha chiamato il Comune di Barga: “Non ce la faccio ad andare avanti, sono in difficoltà. Mi butto e la faccio finita”. In sintesi sono state queste le parole che ha ascoltato la segretaria del sindaco di Barga Marco Bonini, che si chiama Martina Mele e che ha immediatamente avvertito il sindaco Bonini.
Tutto è successo stamattina ed è stato grazie al pronto intervento della ragazza ed ai soccorsi nel frattempo attivati dallo stesso primo cittadino se le cose si sono risolte con il lieto fine.
Martina non si è persa d’animo e si è messa a conversare con l’uomo cercando di tranquillizzarlo e di farlo desistere. Un’ora passata al telefono con l’uomo con il quale Martina, come non avrebbe saputo fare meglio nessun negoziatore
di CIA o FBI, di quelli che si vedono spesso nei telefilm americani, è riuscita ad instaurare un rapporto di fiducia . Nel frattempo il sindaco, che ascoltava la telefonata in vivavoce, si è attivato per far intervenire sul posto il 118, i Carabinieri ed i Vigili Urbani, coordinando tutta l’operazione.
E’ stato poi il comandante dei Vigili Urbani della Media Valle, Fabio Biagioni, a raggiungere l’uomo, ormai entrato in sintonia con la segretaria che era riuscita a tranquillizzarlo. Nel frattempo i Carabinieri della stazione di Barga, avevano provveduto a chiudere gli accessi al ponte ed a rendere il più possibile la situazione tranquilla; tutta l’area priva di interferenze esterne che avrebbero rischiato di far precipitare le cose.
Raggiunto dalle forze dell’ordine l’uomo si è lasciato avvicinare senza problemi e si è lasciato allontanare dalla spalletta del ponte e nel giro di poco tutta l’emergenza è stata risolta.
Finisce qui la storia. Per fortuna a lieto fine. Anche se di lieto fine come questi purtroppo nel nostro paese, nella nostra nazione, sempre più gravata dalla crisi e dalle difficoltà che incontrano tante famiglie, se ne sente e se ne vede pochi. I tentativi di suicidio aumentano e quando se ne sente parlare purtroppo è perché è successo il peggio.
Stavolta però è andata bene e dunque rallegriamoci di questo. Che è già tanto. L’essenziale. Quello che conta. Perché una vita non ha prezzo.
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