Riflessioni sul 2 giugno

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Dal sindaco del comune di Barga, Marco Bonini, ci giunge questa lettera aperta alla cittadinanza che pubblichiamo.
Il 2 giugno 1946 i cittadini italiani furono chiamati alla più grande scommessa che la storia recente del nostro paese abbia mai richiesto.
Con fermezza e saggezza si seppe voltare una pagina storica terribile, rappresentata dalla seconda guerra mondiale e dalla dittatura fascista. Pur dalle rovine l’Italia seppe rinascere e gettare le basi per il-suo nuovo ordinamento democratico e repubblicano. Le forze politiche di allora seppero ritrovare sintesi e unità rappresentata dallo splendido testo della nostra Costituzione.
Fu questo l’atto solenne, la base per costruire il nuovo stato Italiano all’insegna dei principi di democrazia e di uguaglianza fra tutti i cittadini. Testo quanto mai attuale proprio nei suoi principi fondamentali. Come non sentire nostro il principio di uguaglianza e pari dignità sociale sancito nell’articolo 3 della Costituzione e quanto importante sia l’applicazione del successivo articolo 4 che riconosce il diritto del lavoro per ogni cittadino e l’impegno riconosciuto allo Stato di promuovere e tutelare tale diritto!
Io penso che chi ha responsabilità pubbliche abbia il dovere di richiamarsi a questi principi fondamentali nella sua azione di governo a tutti i livelli. Il 2 giugno deve essere uno stimolo a lavorare in tal senso soprattutto oggi che viviamo in un periodo di crisi economica profonda pur con la speranza che se ne possa uscire in tempi brevi.
Mi piace rivolgere un invito particolare ai giovani affinché apprezzino i frutti degli avvenimenti storici del 2 giugno e in particolare apprezzino e rispettino la Costituzione. Come ho fatto pubblicamente in occasione delle celebrazioni del 25 aprile anche oggi mi piace citare Calamandrei quando sostiene che per far vivere la Costituzione “bisogna metterci dentro” la nostra passione, i nostri ideali politici nel rispetto però gli uni verso gli altri avversando ogni forma di ingiustizia sociale ed ogni sopruso.
Che questo 2 giugno sia quindi, per tutti voi una bella giornata di riposo e serenità, ma anche di riflessione.

Marco Bonini

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