Si è tenuto a fine maggio a Barga il IV meeting nazionale dei Celtic Supporters Club italiani; presenti a Barga tifosi biancoverdi provenienti da tutta Italia, da Milano, Saronno, Genova, Verona, Vicenza, Pescara e anche un folto gruppo direttamente dall’Ayrshire, tanto per rendersi conto della portata dell’evento. Come di consueto c’è stato il benvenuto delle autorità, con l’assessore Giovannetti, che ha accolto tutti i partecipanti, prima che si disputasse l’incontro di calcetto tra BargaCSC e The Italian Celts (il resoconto più avanti nelle testimonianze di alcuni presenti). Nella serata si è tenuta una gusto cena tosco-scozzese alla Trattoria da Riccardo.
Infine del pomeriggio della domenica tutti a sostenere il Celtic nella finale di Coppa di Scozia. Per la cronaca gli Hoops hanno battuto l’Hibernian con un netto 3-0. Riportiamo le parole di alcuni importanti partecipanti per capire lo spirito che anima questa festosa riunione di sportivi, che ha reso Barga il punto di riferimento dei tifosi del Celtic in Italia e per gli italo-scozzesi.
Boretim (Presidente The Italian Celts – Verona): eccomi qua, anche se devo ancora smaltire i postumi; alla mia età cominciare con la birra e finire con il rosso di Toscana è molto dura. Mi sono accorto all’arrivo a casa che l’unica acqua che ho bevuto è stata quella di quando mi sono lavato i denti in albergo (ma non l’ho ingerita…).
Allora, in primis un Grazie grande come una casa, ma forse come un grattacielo, anzi senza forse a Talo e a tutti i Bargesi (n.d.r. così ci chiamano affettuosamente..) per la sempre calda e calorosa accoglienza. anzi non finiremo mai di ringrazianrvi per avervi conosciuti. Quando diciamo che il celtic va ben oltre il campo di calcio, penso che le amicizie nate in questi anni lo testimonino alla grande. La gara: superiorità netta degli Italian celts grazie ad un portiere che mi ricordava una via di mezzo fra Nevio Favaro e Ramon Quiroga (so che i giovani non possono sapere chi fossero questi due, ma non fa niente, mi godo queste memorie). Il Bifo è stato il nostro perno, ha giocato a tutto campo e nessuno l’ha detto, ma ha segnato un gol strepitoso di tacco. non dimentico i due mini rinforzi, quali Andrea (autore di un gol) e Filippo, nemmeno Mattia giunto da Zena.
Gli altri non hanno bisogno di presentazioni: McGiro, Giuseppe e Dany sono sicurezze. Non fatevi prendere dall’entusiasmo, ma io sono stato un gregario, che ha fatto in campo quello che ha visto per anni fare in tv ai calciatori, niente di più. Capitolo allenatore: ha azzerccato tutti i cambi, ma ha dimostrato di avere problemi con il tempo di gioco, se è vero che quando chiedevamo quando mancava alla fine (perchè eravamo in debito d’ossigeno), con tanto di orologio “presidenziale” alla mano, non riusciva a dirci a che minuto fossimo arrivati. Giustificazione: ansia da guinness !!! Ma “te vojo stesso un ben dea Madonna” !!!! Il resto: quando l’amministrazione comunale riuscirà a sistemare la biblioteca (per chi non lo sapesse, la struttura ha subito danni da terremoto), saranno disponibili i Celtic View che ho donato al Comune di Barga: mi sembrava il minimo visto che Barga è il centro del Celtic per antonomasia in Italia. la collezione parte dall’anno del centenario 1987/1988 e arriva ad ottobre 2003.
così che, se qualcuno passa per Barga, può conoscere la storia del Celtic attraverso i numeri della rivista ufficiale del Club. Ho sempre pensato che il Celtic fosse non solo calcio ma anche cultura, tradizione e attività sociale: il fatto di approfondire la conoscenza di questo nostro amato club abbina la cultura allo sport. Cosa che non fa mai male! Grandi anche coloro che non han giocato (spaghetti, ugobhoy, gigio, l’altro ragazzo di zena) e immenso il gruppo giunto dall’Ayrshire apposta per il meeting.
Spaghetti Bhoy (The Italian Celts – Genova): Sabato scorso, partendo per Barga da Camogli con la mia Hoops ed il mio solito zaino, mai avrei pensato che questo si riempisse così tanto. All’andata non era pieno, le solite cose: il cambio, una hoops in più, una polo nuova di zecca portata da Dany e naturalmente la sciarpa del club. Al ritorno è stato diverso e quando l’ho riaperto per svuotarlo ci ho trovato dentro tante di quelle cose che non so nemmeno come abbiano fatto a starci. Per darvi l’idea vi faccio l’elenco in ordine sparso ma sicuramente qualcosa me lo dimentico:
– una felpa del gruppo “Baraonda” donata dal grande Gigio e che porterò con immenso orgoglio ed attenzione;
– una felpa del club: bellissima, splendida, unica!
– la maglia da trasferta del 1995… Presidente, ti amo!!!!
– mia mamma che mentre sono in auto mi telefona e mi chiede dove sono.
Alla mia risposta mi dice: “Certo che con ‘sto Celtic. Ma ti ricordi quando hai fatto l’esame di maturità (luglio 1990) sei andato a dare l’orale con la maglia”? Porca vacca, me ne ero completamente dimenticato…
– lo stramaledetto sidro che io non bevo mai, che manco mi piace granchè ma che con UgoBhoy al fianco non è possibile non ordinare;
– l’emozione dell’ultima curva sulla provinciale 7 per Barga. Ormai conosco la strada e quando l’auto si arrampica su per la salita e arriva all’ultima curva, ho come un brivido, il sorriso mi arriva automatico e penso: “eccoci. dietro quella curva c’è il rettilineo con Barga e il PaoloGas”.
– il fatto che sono arrivato per primo ed entrato dal PaoloGas ho sentito aria di casa;
– nuovi amici genovesi portati da DanyZena… bravo! Anche se uno mi ha paparazzato tutto il tempo facendo foto di cui ci sarebbe da vergognarsi… se uno avesse vergogna;
– la consapevolezza che meeting dopo meeting, trasferta dopo trasferta, chiacchierata dopo chiacchierata, gli Italian Celts diventano sempre di più una cosa seria e un pezzo della mia vita;
– la consapevolezza che quando nel 1982 scoprii la Scozia ed il Celtic fu un bel giorno;
– la consapevolaezza che intorno al Celtic si radunano persone di un certo livello morale e non è un caso;
– lo zampgnaro!
– eppoi me ne vengono in mente talmente tante altre….
Tag: scozia, scotland, celtic, celtic club
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