Fornaci vecchia rivive con “C’è musica nell’a(r)ia”

-

Continua il flusso di vitalità che ha investito Fornaci negli ultimi tempi: dopo il teatro e la moda anche la musica ha riscaldato le serate della frazione, con ben due occasioni in due giorni. Venerdì 14 giugno è stata la volta della reunion del gruppo de Gli Antenati, formazione locale che ha dato spettacolo presso l’Antico Caffè Centrale il Sogno, mentre sabato 15 giugno è tornato, per il secondo anno consecutivo, l’evento “C’è musica nell’a(r)ia”, un omaggio alle serate che si tenevano nell’aia del Beniamino e un tributo al suo massimo promotore, Elio Rigali.

Come l’anno passato, momento della riscoperta di questo bello spazio in Fornaci vecchia, anche quest’anno numerosi interpreti si sono avvicendati sul palco presentati da Sandra Barsanti. Giovani alle prime uscite o gruppi riunitisi per l’occasione, musicisti per professione o solo per passione hanno regalato al pubblico una lunga serata di musica, spaziando dal rock, al pop, alla classica con brani anche inediti.

Ad aprire la serata in musica – inframmezzata dalle incursioni teatrali di Marco Tosi – i Trappers, gruppo tutto nostrano composto da Gabriele Rigali, Attilio Pieri, Carlo Mengali, Andrea Pellegrineschi e Paolo Donati, quest’ultimo autore del brano “C’è musica nell’aria” che è ormai divenuto la sigla ufficiale della manifestazione.

A seguire altre inedite formazioni e qualche sorpresa, come l’assessore Gianpiero Passini, che ha eseguito un pezzo da lui scritto e dedicato al figlio (musicato con Gabriele Rigali), l’esibizione degli alunni della V della primaria di Filecchio ed il brano lirico eseguito dal basso Massimiliano Galli accompagnato al pianoforte da Massimo Salotti. Gli altri nomi che hanno contribuito alla riuscita di C’è Musica nell’A(r)ia sono quelli di Sara Bergamini e Nicola Rossi; Silvia Graziani, Giordano Marchioni e Tommaso Ghislotti; Nico Lombardi, Alessandro Giusti.

Il tutto realizzato in collaborazione con Fornaci 2.0 e tanti volenterosi cittadini che hanno a cuore questa sorta di “rinascimento”.

Scarica allegato

Lascia per primo un commento

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

*

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.